CANAPA DAY
Una giornata per approfondire la conoscenza della canapa per uso alimentare: questo l’intento della prima edizione del Canapa Day organizzata dalla cooperativa Canapa Campana nella propria sede di Caivano.
La storia della canapa ha origini antichissime, ma, fino a poco tempo fa, il suo utilizzo era limitato prevalentemente ai settori dell’industria, dei tessuti e dei cordami.
In Italia gli usi alimentari del seme di canapa sono stati ammessi nel 2009.
L’appuntamento del 20 giugno, accompagnato da un clima rovente, ha preso il via là dove tutto nasce, ovvero nelle piantagioni.
Tre i campi visitati:
– Il Campo sperimentale del Dipartimento di Agraria a cura del Dott. Nunzio Fiorentino, un impianto di circa un ettaro nel quale vengono impiegate diverse tecniche agronomiche per confrontare i risultati ottenuti e valutare il sistema migliore per la produzione dei semi di canapa;
– Il Campo di coltivazione della cooperativa Canapa Campana, nel quale il tecnico aziendale Domenico Loreto ha illustrato alcuni dati relativi alla coltivazione di Cannabis sativa.
Le piante di canapa possono essere monoiche (aventi entrambi i sessi) o dioiche (con gli organi riproduttivi su piante diverse).
La varietà più proiettata alla produzione di semi è la varietà monoica Uso 31, di origine est-europea.
La società cooperativa agricola Canapa Campana si occupa di produzione di granella e della sua trasformazione in olio e farina.
I semi sono ricchissimi di principi nutritivi, tanto da essere considerati un Superfood; particolarmente apprezzato il loro alto contenuto di omega 3 e 6 (acidi grassi polinsaturi con note proprietà antiossidanti).
Dalla premitura a freddo dei semi si ricavano olio e panello proteico, successivamente molito per ottenerne farina;
– Il Campo sperimentale dell’Info Point di Salerno, un appezzamento che ha lo scopo di raccogliere dati sulla crescita di dieci varietà di canapa industriale.
In azienda, il professor Salvatore Faugno, Docente di meccanica al Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli, ha parlato delle tecniche di essicazione e vagliatura del seme di canapa.
Le fasi che il seme attraversa sono: trebbiatura, trattamenti post raccolta, essiccazione, separazione dalle impurità, estrazione dell’olio, filtraggio. Il panello proteico residuo viene poi inviato alla molitura.
La farina di canapa è meno calorica rispetto alla comune farina di frumento 00, ma energeticamente più ricca di proteine.
In questa occasione, il vino è stato proposto in versione cocktail con fiori di canapa.
Il momento più atteso è stato, ovviamente, la degustazione di prodotti ottenuti con farina e olio di canapa.
A sperimentare con la canapa sativa, il maestro pizzaiolo Gianfranco Iervolino della Pizzeria Morsi&Rimorsi di Aversa, con la sua montanarina alla farina di canapa guarnita con stracciatella di bufala e genovese; gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Caivano (insalata di pasta con farina di canapa e formaggi aromatizzati alla canapa); la pizzeria New Old Village di Succivo; la Cooperativa Sociale Giancarlo Siani con il miele ai semi di canapa, la Macelleria Vegetariana Gagliano di Napoli con l’hamburger di canapa; Il Gelataio Matto flegreo con il gelato alla canapa e White Three Brewing con la golden ale alla canapa Liburia.
La cooperativa Canapa Campana dal 2015 realizza una linea di prodotti a base di canapa rigorosamente Made in Italy e a Km 0; nel corso del 2017, ha seminato campi per più di 100 ettari, costituendo da sola la metà degli ettari coltivati a canapa in tutta la regione Campania.
Tante possibilità per la canapa campana; un’iniezione di fiducia per il futuro di questo settore.
Canapa Campana
Via Clanio II traversa a sx – Caivano, Napoli
tel. 081/8353521
www.canapacampana.com