IL SEGRETO DI PULCINELLA A MONTESARCHIO

Il segreto di Pulcinella è un’espressione che indica qualcosa che in realtà non è più confidenziale.
Ma in provincia di Benevento, a Montesarchio, questo idiomatismo assume un altro significato: è il nome della pizzeria di Giuseppe Bove, che nasconde a sua volta un segreto.

LA STORIA
Casertano di Maddaloni, figlio di un cuoco, Giuseppe Bove ripercorre il percorso paterno, frequentando l’istituto alberghiero di Benevento e facendo esperienze lavorative in diverse cucine, anche stellate.
Nel 2012 apre un ristorante a Santa Maria a Vico (Caserta), ma paga l’inesperienza in campo imprenditoriale, chiudendo dopo pochi mesi. Da questa delusione nasce poi la prima pizzeria Il Segreto di Pulcinella a Montesarchio (paese di residenza dell’allora fidanzata Antonella, oggi moglie e collaboratrice), il cui nome rimanda all’avventura conclusasi poco felicemente e al dispiacere celato agli occhi altrui.
Giuseppe impara il mestiere del pizzaiolo da autodidatta, studiando e sperimentando. Ricerca ingredienti di qualità sempre crescente. Così, con l’andare del tempo e con l’aumentare della clientela, il 17 maggio 2023 apre il nuovo Il Segreto di Pulcinella nell’attuale sede di Via Napoli, sempre a Montesarchio.
IL LOCALE
130 posti a sedere, due forni a legna nella cucina a vista (più un terzo usato per asciugare e rigenerare), numerose referenze vinicole in esposizione, Il Segreto di Pulcinella ha uno stile lineare e confortevole.
La mise en place è semplice e curata; i piatti delle pizze riportano il logo del locale.
Tra il personale di sala c’è anche Antonella, moglie di Giuseppe.
La pizzeria dispone di un ampio parcheggio esterno.
LA PROPOSTA
In menu troviamo fritture, pizze al padellino e pizze tonde di scuola napoletana.
L’impasto delle pizze – leggero e digeribile – è di sapore piuttosto neutro; in molti casi è il topping ad essere protagonista: realizzato con ingredienti di estrema ricerca, spesso esclusivi (ad esempio lo speck d’oca affumicato, la mortadella d’asino, la coppa di testa di cinghiale, la salsiccia di corata, il gambero blu della Nuova Caledonia), lavorati e abbinati con la sapienza tipica di uno chef.
Per alcune ricette di montanare e padellini vengono impiegate farine di tipo 1 o ai 7 semi.
Gli oli extravergini sono di un’ottima azienda beneventana.
Molto ampia la carta dei vini. Assai ricercati anche i drink da fine pasto.



LA DEGUSTAZIONE
In occasione di una cena riservata alla stampa organizzata dalla giornalista Laura Gambacorta abbiamo potuto degustare una selezione di pizze.
Un piccolo bun (o “una piccola emozione”, come amano dire qui) realizzato con l’impasto del padellino PanPizza: Impasto tripla lievitazione in doppia cottura (in forno con cottura al vapore e poi tostata sempre nel forno), songino, tartare di marchigiana, salsa al parmigiano, tartufo nero estivo e feta greca.
Nella versione vegetariana la tartare è sostituita da funghi porcini spadellati.
Signature Pizza (dall’amore per i cardellini di Giuseppe) ‘O cardill: Montanara in doppia cottura (fritta e ripassata al forno) con impasto ai 7 semi, crema di verdure selvatiche, salsiccia di corata, stracciata di pezzata rossa, basilico e olio extravergine di oliva.
Interessantissimo l’uso delle verdure amare, mentre l’impasto ai semi regala un’ottima masticabilità.
Ricetta della tradizione con ingredienti selezionati la Provola e Pepe: Ristretto di pomodoro biologico, provola di Agerola affumicata a paglia, basilico e olio extravergine di oliva.
Creativa la Capasanta Flowers: Vellutata di topinambur, fior di latte di pezzata rossa, carpaccio di noce di capasanta, maionese di sovrano di bufala, aceto balsamico e tartufo nero estivo.
Buonissima La Norma secondo Bove: Pomodoro arrosto concentrato con melanzane concassé, stracciata di bufala, melanzane glassate in salsa teriyaki, ricotta dura affumicata, crumble di basilico e olio extravergine di oliva.
Al posto della classica foglia di basilico, sulla sommità viene posto un crumble preparato con farina di mandorle e basilico fresco.
Mette tutti d’accordo Ortolana Bove: Crema di verdure selvatiche, melanzane scottate, zucchine fritte, zucca alla soia, battuto di peperoni, pomata di rapa rossa, polvere di olive nere infornate, Gran Murgiano (formaggio vegetale al latte di mandorla), basilico e olio extravergine di oliva Seleca. Per onnivori, vegetariani e vegani. Una delle pizze ortolane più buone che mi sia capitato di assaggiare.

Può fungere anche da dessert la Bufala Cheese, che prevede sei formaggi di bufala: in cottura, mozzarella di bufala e moringhello di bufala; dopo la cottura, Camembert di bufala, blu di bufala, crema di bufala, caciocavallo di bufala, basilico e olio extravergine di oliva Seleca. I formaggi sulla superficie vengono poi fiammeggiati con il cannello per dare loro un po’ di calore e consentire al tutto di amalgamarsi meglio.
Non una classica “Quattro formaggi” dunque, ma una “Sei formaggi” della stessa lattifera.
Il Segreto di Pulcinella è una di quelle mete capaci di ispirare al viaggio: non fatevi scoraggiare dalla distanza, prendetela come una sfida per raggiungere un premio ambito!
Il Segreto di Pulcinella
Via Napoli, 92 – Montesarchio, Benevento
tel. 329/8760545
www.facebook.com/IlSegretodiPulcinellaMontesarchio
Aperto solo a cena.
Giorno di chiusura: martedì.