TAVERNA LA RIGGIOLA
Da quasi un decennio Taverna La Riggiola anima una delle zone più belle di Napoli, la Riviera di Chiaia.
Per la primavera 2025 il ristorante presenta alcune novità: nuovo menu, nuovo chef e serate a tema.

LA STORIA
Il patron Pietro Micillo è la quarta generazione di una famiglia proprietaria di un’azienda agricola dal 1892.
Proprio per questo, la Taverna riserva una grande attenzione alla cucina vegetale, nella quale trovano impiego i prodotti aziendali.
Il nome La Riggiola, che in napoletano significa “mattonella”, si riferisce alle piastrelle in ceramica che ornano le pareti del locale; queste riggiole ottocentesche originariamente decoravano il terrazzo del palazzo storico in cui è ubicato il locale.
IL LOCALE
Forte di una posizione invidiabile in un tranquillo vicolo proprio di fronte alla Villa Comunale, a pochi passi dal lungomare, Taverna La Riggiola è un mix di eleganza discreta, di elementi storici e di oggetti della tradizione partenopea.
Anche la finestra della cucina a vista, come le pareti, è bordata dalle riggiole antiche.
La sala è a cura del maître e responsabile della cantina Fabio Di Costanzo, con la collaborazione della giovane Wendy Nieva.
Con la bella stagione si sfrutta anche il dehors esterno nel vicolo.
LA PROPOSTA
L’executive chef è Marco Montella, trentaquattrenne partenopeo di Villaricca con tante esperienze alle spalle, in particolare in Sardegna. Ad affiancarlo ai fornelli c’è Marcello Cenere.
La proposta è decisamente inclusiva: qui troviamo piatti del territorio e della tradizione, un po’ alleggeriti per venire incontro alle esigenze contemporanee, con ricette sia di terra che di mare. Il focus principale è sulla qualità delle materie prime e sulla stagionalità. La pasta fresca e i crudi di mare sono due dei cavalli di battaglia.
Una cucina tutto sommato semplice, curata ma senza particolari orpelli, che lascia parlare gli ingredienti.
Due i menu degustazione: La tradizione (4 portate, 50€) e La danza del mare (sei portate, 70€). Ad ogni modo, la carta cambia di frequente.
La cantina punta prevalentemente sulla Campania. Le etichette non sono numerosissime, ma soprattutto per mancanza di spazio. Tra le referenze, il “vino della casa” è quello prodotto da Massimo Del Pezzo, nipote di Pietro Micillo, nell’azienda Santo Spirito a Melizzano (Benevento).
Hanno appena preso il via le serate a tema: ogni settimana il giovedì e il venerdì c’è la formula ostriche e bollicine, ogni mese c’è una cena speciale. Giovedì 15 maggio è in programma la serata borbonica, mentre giovedì 12 giugno ci sarà l’evento gran crudo; prevista anche la “cena del quinto quarto”.

LA DEGUSTAZIONE
In occasione della presentazione del nuovo corso del locale alla stampa organizzata dalla press officer Federica Riccio, abbiamo potuto assaggiare alcune delle nuove proposte.
La prima piacevole sorpresa è il cestino del pane, tutto preparato in casa, che comprende cialde croccanti di legumi e grissini ai semi.
Tra i primi piatti, Fettuccine fatte a mano con asparagi e pancetta croccante, mantecate con burro salato e caciocavallo silano stagionato in grotta.
Per gli onnivori, Tris di mare: seppia marinata, mazzancolle al brandy e pesce azzurro affumicato a freddo con salsa teriyaki, mentre chi preferisce la cucina vegetale può optare per una zuppa di fagioli a formella, una cultivar coltivata nell’azienda agricola del titolare nel giuglianese.
Per finire, Torta Caprese fatta in casa, senza glutine e senza lattosio.

Tirando le somme, Taverna La Riggiola riesce ad andare incontro alle più svariate esigenze alimentari e di gusto, in un ambiente ricercato ma al tempo stesso familiare.
Taverna La Riggiola
Vico Satriano, 12 – Napoli
tel. 081/0124597
www.tavernalariggiola.com
Orari di apertura
Mercoledì – Venerdì 19.30-22.30
Sabato 12.30-14.30, 19.30-22.30
Domenica 12.30-14.30
Chiusura Lunedì e Martedì