MIRAI, UN ANGOLO DI GIAPPONE NEL CUORE DEL VOMERO
I ristoranti di cucina etnica sono spesso una sorta di campo minato, pervasi da improvvisazione e imitazioni mal riuscite. Fortunatamente, però, ci sono anche felici eccezioni.
All’inizio dell’anno ha aperto a Napoli il Mirai Sushi Bar & Restaurant, nella frequentatissima zona pedonale del quartiere Vomero.
Quali sono i punti di forza che lo distinguono da altri progetti simili?
In primo luogo, la location.
Sviluppato su due piani, il Mirai è un piccolo angolo di Giappone nella città di Partenope.
Il concept, realizzato da uno scenografo, riconduce ad atmosfere nipponiche grazie alle pareti interamente ricoperte di stampe (dai soggetti tradizionali come geishe e samurai ma anche manga e anime), alle lampade in carta di riso, fino alle due sale Tatami, riservate e disponibili solo su prenotazione.
I soffitti sono, inaspettatamente, a volta.
Lo spazio esterno con 40 posti a sedere si presta ad accogliere l’aperi-sushi, la formula attiva tutti i giorni a partire dalle 19 che prevede un calice di vino e 6 pezzi a scelta dello chef al costo di 10 Euro.
Il secondo elemento di appeal del locale è il rapporto qualità/prezzo.
Il menu, realizzato da tre chef di nazionalità diverse – Taketomi Minakami (Giappone), Aromides Rodrigues (Venezuela) e Damith Bernard Wedikkara (chef cucina calda, Sri Lanka) – è molto ampio, e comprende i classici della cucina giapponese come tempura, gyoza, sushi e sashimi, affiancati da proposte mediterranee (come il Sushi del Mediterraneo, ovvero la cucina
giapponese con il pescato del mar Mediterraneo, ad esempio Alici sashimi) e cucina fusion giapponese/sudamericana.
È possibile ordinare à la carte oppure optare per la formula All you can eat, che qui non si traduce con il “mangiare fino allo sfinimento” ma consiste piuttosto in un percorso degustazione di 5 portate nell’arco di un’ora e un quarto. Un accorgimento dovuto alla volontà dei titolari Giancarlo Alfieri e Gianluca Avino e del consulente Filippo Maietta di puntare tutto sulla qualità degli ingredienti e non sulla quantità.
I clienti sono aiutati nella scelta dei piatti dal simbolo dei pesciolini, che rappresentano l’intensità del piatto stesso; si va da uno a tre. In questo modo anche i meno esperti possono avvicinarsi gradualmente a un tipo di cucina a loro poco familiare.
Completa l’offerta una meditata carta di vini italiani.
Noi abbiamo partecipato a un pranzo riservato alla stampa organizzato dalla giornalista Laura Gambacorta, che ci ha permesso di assaggiare un cospicuo numero di portate e di assistere a una dimostrazione live di preparazione del sashimi.

Rainbow (uramaki special con philadelphia, salmone, cetriolo e avocado, ricoperto di salmone, tonno e spigola)
Alcune chicche sono imperdibili, ad esempio Tempura Bongo: uramaki (un involtino di riso in cui l’alga nori si trova all’interno) con gamberi in tempura e cetriolo, ricoperto di anguilla e salsa unagi.
E che non vi spaventi l’idea: l’anguilla ha un gusto delizioso; del resto, noi campani siamo mangiatori di capitone, quindi…

Tempura Bongo (uramaki special con gamberi in tempura, cetriolo, ricoperto di anguilla e salsa unagi)
Altro uramaki davvero speciale è quello con astice e salsa teriyaki, ricoperto di avocado.
Scenografici i Gunkan di salmone serviti flambé: è il cliente a decidere quando spegnere la fiamma, in base al grado di scottatura del salmone di proprio gradimento.
Presso il Mirai al momento è attivo solo il servizio di asporto, ma non quello di consegna a domicilio.
Un locale suggestivo, un percorso gustativo facilitato, un’esperienza insolita: una visita al Mirai è una full immersion nella cultura e nella gastronomia giapponese dal rapporto qualità/prezzo appropriato.
Mirai Sushi Bar & Restaurant
Via Merliani, 51 a/b – Napoli
tel. 081/2292038- 331/5201525
www.facebook.com/miraisushibarerestaurant
Aperto dal lunedì al sabato a partire dalle 19, con formule Aperitivo – All you can eat – à la carte
AGGIORNAMENTO: Il locale ha chiuso a giugno 2017.