ASSAGGI DI EMILIA-ROMAGNA
Ci siamo capitati nella loro ultima giornata di lavoro prima delle vacanze e quindi in un frangente particolarmente festoso.
Lo speciale menu del giorno prevedeva solo tre piatti, dedicati alla “cucina domestica di grande italianità”, e noi ovviamente li abbiamo assaggiati tutti.
Frittata di spaghetti di Gragnano alla carbonara (nella cui preparazione si è cimentato Palmieri stesso), un piatto di specialità meridionali con Burrata di Andria, alici di Cetara e pane di Matera, e un antipasto all’italiana di formaggi e salumi.
Da bere, birra tarantina, vini al calice e in bottiglia, bibite analcoliche senza additivi e acqua gratuita.
Tanti semplici tavolini in strada e clima informale, in linea con la targa “Ottimismo” che campeggia su una delle pareti e con il motto “Basso profilo e altissime prestazioni” che è la tagline del sito web Glocal di Giuseppe Palmieri.
Per me si è trattato in parte anche di un viaggio alla scoperta delle origini.
Il mio cognome, Marfisa, così inusuale nel capoluogo partenopeo dove vivo, è invece più comune a Ferrara e dintorni, anche come nome proprio di persona. Ciò è legato alla figura di Marfisa d’Este, figlia di Francesco e nipote di Lucrezia Borgia, il cui nome era ispirato a un personaggio dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto.
In onore a codesto lignaggio, abbiamo tributato una visita alla Palazzina Marfisa d’Este e al Castello Estense (scoprendo, tra le altre cose, che è possibile festeggiare il compleanno dei bambini nei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara).
Un buon esempio di sapori tradizionali in pieno centro a Ferrara si trova presso la “trattoria moderna” Ca’ d’ Frara: pasta fresca tirata al mattarello, carni alla brace, dolci fatti in casa ed anche cucina creativa di stagione.
Per noi, scelta “obbligata” verso Cappellacci di zucca con ragù alla bolognese, Pasticcio di maccheroni all’uso di Ferrara (in pasta frolla dolce), Torta di tagliatelle.
Solo la pienezza ci ha impedito di provare anche la famosa Salama da sugo con purè di patate, sebbene il locale proponesse anche la versione assaggio, più piccola della porzione normale.
Nel cestino del pane non poteva mancare la Coppia Ferrarese, specialità certificata IGP.
Qui si gusta un gelato artigianale naturale di alta qualità, fatto con ingredienti selezionati (dei quali gran parte a Km 0), come pure sorbetti su stecco, brioches bio con lievito madre e perfino IceBau, gelato ad alta digeribilità e basso tenore calorico, adatto a clienti a 2 e 4 zampe.
La nostra attenzione è ricaduta sul gusto Cioccolato di Knam (cioccolato e caramello salato, senza grassi vegetali, senza emulsionanti, con zuccheri di canna e uva, preparato secondo la ricetta del maestro cioccolatiere Ernst Knam), che si è rivelato gradevole per gusto e consistenza.
Altro must imperdibile del ferrarese è l’anguilla di Comacchio; non potevamo esimerci dal provarla direttamente nel locale che garantisce anguilla pescata esclusivamente nelle Valli, La Bottega di Comacchio.
L’anguilla marinata di Comacchio ha un sentore pungente per via dell’aceto con cui è conciata.
Da Ferrara ci siamo spostati quindi in un altro scrigno d’arte, Ravenna.
La Città dei Mosaici è ricchissima di edifici e monumenti da visitare; le opere musive sono splendide, e i colori talmente brillanti da non poter essere catturati dalla fotocamera! La loro visione dal vivo è tutt’altra cosa.
L’arte mosaicale ravennate si ritrova anche sulle targhe viarie del centro storico cittadino.
Questo locale è in grado di appagare ogni genere di appetito: si può gustare semplicemente un bicchiere di vino con una piadina fatta in casa, o scegliere piatti classici del territorio, o gustare le proposte stagionali. Un bel connubio tra cucina schietta e cantina romagnola.
Per noi, piadine e Pagadebit di Romagna Doc al calice.
Piadine, crescioni, maxi rotoli (anche in versione bio-vegano 100%, con impasto di farro e farina integrale), panini e sfizioserie dolci in un chioschetto con posti a sedere, nei pressi del casello autostradale, aperto tutti i giorni fino a tarda sera.
E così si conclude il nostro breve-ma-intenso mini tour emiliano-romagnolo, che ci ha portato alla scoperta di cibi nuovi, ha divertito il nostro palato e ha riempito di meraviglia i nostri occhi.
Da Panino
Clandestino
BiRen – Birrificio Renazzese
Ca’ d’ Frara
La Cremeria
La Bottega di Comacchio
Ca’ de Vèn
Libreria Modernissima
Il Posticino