CANTINA ZANNINI E MASSERIA CAMPIERTI
Siamo a Falciano del Massico, nel cuore dell’Ager Falernus, racchiuso a Nord dal monte Massico, a Sud Ovest dal fiume Savone, a Est dalle pendici del vulcano di Roccamonfina e a circa sei km dal mare.
E sono proprio le sue condizioni pedoclimatiche a farlo diventare luogo del vino a partire dagli ultimi anni del III secolo a.C., ma sarà solo nella seconda metà del II secolo a.C. che il Falerno divenne un prodotto di qualità, grazie alle nuove tecniche enologiche dei romani elaborate dopo la sconfitta di Cartagine. Diventando il vino più amato dai romani.
Proprio durante la guerra di Cartagine fu scomodato il dio Bacco da Silio Italico che così citava: “Bacco, sotto mentite spoglie, chiese ospitalità al vecchio Falerno; commosso dalla sua generosità fece nascere sulle pendici del Monte Massico viti lussureggianti”.
Racconti e ritrovamenti di una Roma lussureggiante avvengono nei vigneti di famiglia che avvolgono la masseria; siamo ospiti della famiglia Zannini proprietaria di Masseria Campierti.
Produttori di vino fin dal 1800, il legame di Domenico Zannini e del suo papà Carlo con il territorio ha radici profonde e lontane nel tempo. Ed è l’archeologo Ugo Zannini ad accompagnarci nel racconto e nella storia di un territorio che parte da molto lontano e che descrive un prodotto che ha attraversato secoli, anfore, botti… fino ad arrivare ai nostri calici. Siamo nella DOP del Falerno, versante particolarmente e storicamente votato al Primitivo come ci racconta la storia, che vede l’Aglianico subentrato solo negli anni ’50. Proprio il Primitivo che spadroneggia tra questi filari accompagnato da Aglianico e Camaiola, chiamata la Barbera in questa zona.
I VINI DI CANTINA ZANNINI
Tre sono le etichette della Cantina Zannini, partiamo con un calice di Ardens Roccamonfina IGP, blend dei tre vitigni, 60% Primitivo, 32% Aglianico, 8% Camaiola; dal color rosso rubino, un naso ricco di profumi di frutta rossa e il sorso è pieno e morbido con un tannino ben strutturato; l’abbiamo degustato abbinato al Tortino di patate farcito con broccoli e salsiccia locali.
Sì, perché Masseria Campierti è un agriturismo, dispone anche di 4 camere per vivere una splendida esperienza di “bed & wine”.
Seconda etichetta che abbiamo degustato in due annate è Campierti Falerno del Massico primitivo DOP, da uve 100% primitivo; un vino dal colore rosso rubino, un naso inebriante dallo spiccato sentore di frutta rossa, al palato è un vino di corpo con tannini morbidi e levigati che ben equilibrano l’alcool. Abbinato l’anno 2020 a un ottimo Risotto al Falerno e il 2019 a Ragù della tradizione… gusto, sapore e armonia.
La cucina e le proposte gastronomiche sono affidate alle sapienti mani della cuoca Silvana Petrarca.
Proseguiamo con Cuore Reale di Vitello al Falerno, una vera prelibatezza abbinato alla terza etichetta della cantina Zannini, Falerno del Massico Riserva Campierti DOP, 2017. È un turbinio di gusto e sapore, un boccone tira l’altro che abbraccia amabilmente il calice di vino.
Finiamo con la Pasta frolla con crema e amarene, rimanendo in zona rigorosamente, non poteva che essere abbinato ad un Elixir Falernum di Distilleria Petrone.
Alla fine torniamo arricchiti di storia, cultura, gusto e sapore.
Cantina Zannini e Masseria Campierti
Strada Provinciale Falciano Carinola – Falciano del Massico, Caserta
tel. 0823/1295544
www.masseriacampierti.it
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