ALTRI ASSAGGI DI CINEMA
Dopo aver presentato (qui) quelli che potremmo definire “i capisaldi” del cinema a tema gastronomico, ecco arrivare un’altra sfilata di film che parlano di cibo e di vino a vario titolo. Buona visione 🙂
SEMPLICEMENTE IRRESISTIBILE
Innocua commedia romantica nella quale un incantesimo regala capacità ammalianti a una giovane cuoca.
Quando il cibo è magia.
Cuoca brasiliana trasferitasi negli Stati Uniti diventa conduttrice di un programma culinario televisivo, tra amori, sortilegi e “mal di movimento”.
Il cibo come condivisione con la persona amata.
La vita della giovane Regina di Francia vista attraverso lo sguardo bizzarro e dissacrante di Sofia Coppola: frivolezze, sfarzo e banchetti a go-go sottolineati da un’atipica colonna sonora rock.
Il cibo va a braccetto con la Storia.
Cameriera dalla disastrosa vita sentimentale, in attesa di un figlio (inizialmente) non desiderato, inventa ogni giorno una nuova torta e sogna un futuro migliore grazie alle sue doti da pasticcera.
Il cibo come veicolo di emozioni.
“Tutti possono cucinare”. È a questo motto dello chef Auguste Gusteau che si ispira il topolino francese Remy, aspirante cuoco dall’olfatto sopraffino. La ratatouille che dà il titolo al film è un piatto tipico d’oltralpe a base di verdure fresche, che Remy rielabora con maestria.
Cibo senza barriere.
Insoddisfatta del proprio lavoro e determinata a darsi uno scopo, la giovane Julie si pone l’obiettivo di preparare tutti i piatti della famosa chef Julia Child nell’arco di un anno e di raccontare tutto su un blog. Al contempo, si ripercorre la vita della Child, dalla scuola francese Cordon Bleu alle trasmissioni televisive in America.
Il cibo come fine.
Un giovane imprenditore taiwanese trapiantato a New York vive con il suo compagno in un bell’appartamento della città. Per accontentare i lontani genitori, organizza un matrimonio di facciata con una giovane pittrice che necessita di avere la Green Card. Frizzante commedia equamente suddivisa tra farsa e melodramma, che trova il suo apice durante la fase del banchetto nuziale.
Cibo come festa e fastosità.
Intrighi e rivalità tra chef nella Corea del Sud. Sequenze gastronomiche straordinarie!
Il cibo come motivo di competizione.
Il film ha avuto un seguito, Le Grand Chef 2 – Kimchi Battle.
Approdata in Giappone per seguire il fidanzato e ritrovatasi poi da sola, una ragazza americana decide di imparare a cucinare il Ramen, elaborato piatto nipponico portatore di felicità.
Cibo come scoperta di sé.
Una preziosissima bottiglia di vino Lafitte, prodotta in epoca napoleonica e custodita in un castello scozzese, è al centro di una caccia tra una giovane enologa e un vecchio senza scrupoli fiancheggiato dai suoi scagnozzi. Il vino è soltanto un pretesto per una storia avventurosa di stampo classico.
Quando il vino incontra l’azione.
Un francese ladro e spaccone nasconde un animo sensibile da vigneron. Memorabile la scena in cui mostra la sua “scatola degli odori”!
Il vino come evocatore di ricordi e sensazioni.
IL PROFUMO DEL MOSTO SELVATICO
Venditore di cioccolatini reduce di guerra, tradito dalla moglie, per bontà d’animo si finge marito di una ragazza in attesa di un figlio illegittimo e viene accolto dalla di lei famiglia di vignaioli. Lieto fine assicurato, nonostante uno spaventoso incendio.
Il vigneto come simbolo di persistenza e resistenza.
Il viaggio di addio al celibato di due amici sulle strade del vino della California, tra calici e donne.
Il vino come metafora della vita.
Un uomo d’affari inglese ritorna dopo tanti anni in Provenza per la lettura del testamento dello scomparso zio, proprietario di una immensa tenuta viticola. I paesaggi mozzafiato, l’amore e il culto per il vino lo condurranno a un importante cambiamento.
Il vino come riscoperta di antichi valori.