CANTINA LA BARBERA
Cantina La Barbera è una realtà enogastronomica dalle tante sfaccettature ubicata in un palazzo ottocentesco sulla sommità della collina del Vomero, a breve distanza da Piazza Vanvitelli e da alcuni dei principali collegamenti cittadini (funicolare e metropolitana).
Nata come vineria nel 1999 da un’idea di Alberto Turco (scomparso nel 2018), Cantina La Barbera è cambiata nella struttura e nella proposta nel 2012, con l’avvento di altri due soci: l’ingegnere Antonio Pizzo e l’avvocato Alfonso Maria Avitabile.
Il restyling ha puntato sulla differenziazione degli ambienti: al piano inferiore la bottaia, dal mood informale e con un grande tavolo per le degustazioni; al piano superiore varie sale graziosamente curate, restaurate in modo da lasciare a vista il tufo originale dell’edificio. A completare il tutto, un giardino pensile all’esterno, perfetto per le giornate più calde.
In seguito alla riorganizzazione si è scelto di puntare molto sulla carne, che rimane tuttora uno dei pilastri dell’offerta. Cantina La Barbera si presenta oggi come una sintesi tra bistrot, braceria e ristorante; un locale accogliente, in cui i tavoli sono ben distanziati e il servizio è all’insegna del no stress.
Con l’inizio del nuovo decennio, un ulteriore cambio di passo. Ai fornelli sono arrivati i due chef Igor Margotti e Fabiana Ferrucci, che hanno dato una nuova impronta alla proposta gastronomica: preparazioni autoprodotte dalla panificazione al dessert, presentazioni più contemporanee, rivisitazione di alcuni classici e aggiunta di ricette originali.
La Genovese è rimasta quella di Alberto Turco – solo carne e cipolla, senza fondo di carota -, mentre gli Involtini siciliani – piatto storico del locale di varie ispirazioni – sono ora preparati con manzetta prussiana.
Nei piatti degli chef si dà spazio anche a tagli di carne meno nobili ma gustosi, come la Tartare di diaframma di manzo con crackers di capperi, polvere di pomodoro e maionese di limone e il Quinto quarto, cialdina di pane all’origano e cremoso al pecorino.
In carta anche innovazioni come il Sushi made in Naples: trilogia di ricciola, tonno e manzo con wasabi di scarola napoletana (marinata 24 ore e poi emulsionata).
Il quid in più del menu – nonché tema a noi assai gradito! – è la selezione di formaggi, in particolare i prodotti caseari del maestro affinatore laziale Elio Testa.
Le sue “torte di formaggio” sono frutto di un lungo lavoro di affinatura con varie tecniche, che vanno dall’infiltrazione ai trattamenti sulla crosta con spezie e frutta.
Ad esempio, il Quadrello di capra alla salvia, formaggio caprino a latte crudo dal delicato sentore ircino; Stregato, un Salva Cremasco (vaccino a latte crudo) infiltrato al liquore Strega ricoperto con menta fresca; Portocereja, erborinato piemontese di latte vaccino infiltrato al Porto ricoperto con ciliegia rossa di Vignola, dalla struttura consistente; Fiori d’Arancio, erborinato vaccino infiltrato al passito di Pantelleria e ricoperto con scorzette di arancia, un omaggio alla Sicilia morbido e cremoso; Blufalimo, erborinato di bufala infiltrato al limoncello ricoperto con scorza di limone sorrentino, dedicato alla Campania.
Tutti questi formaggi sono avvolti in telo di juta, che assicura una migliore conservazione.
La carta dei vini, che conta circa 200 referenze solo nazionali, è a cura del sommelier e degustatore Ais Steffen Wagner. Una particolare attenzione è riservata alle piccole cantine e a varie interpretazioni del Taurasi.
Lo stesso Wagner firma le serate di degustazione che vengono effettuate periodicamente in compagnia dei produttori di vino al piano interrato del locale, intorno al tavolo appoggiato sulle botti.
Cantina La Barbera sta lavorando alla riprogettazione della bottaia, che probabilmente assumerà un nome indipendente, e che sarà orientata a una fruizione easy con panini e taglieri.
Cantina La Barbera
Via Raffaele Morghen, 36/A – Napoli
tel. 081/2292357
www.cantinalabarbera.it
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena; chiuso il lunedì a pranzo