CANTINE APERTE 2015 – CASA SETARO
Per noi di All’assaggio quello con Cantine Aperte rappresenta un appuntamento irrinunciabile. Non siamo propriamente degli enonauti, ma amiamo scoprire aziende e posti nuovi, toccare con mano il paziente lavoro dei vignaioli, assaggiare del buon vino, goderci una giornata all’aria aperta e contemplare le bellezze della natura.
Domenica 31 maggio abbiamo approfittato dell’evento enoturistico per andarcene a spasso nel Parco Nazionale del Vesuvio, area a forte vocazione vinicola dove crescono quattro vitigni autoctoni di tradizione millenaria: Caprettone, Falanghina, Piedirosso e Aglianico.
Casa Setaro, l’azienda di Trecase diretta da Massimo Setaro e sua moglie Mariarosaria, punta proprio a valorizzare le pregiate denominazioni vesuviane, vinificandole in purezza (con l’unica eccezione del Don Vincenzo, Lacryma Christi del Vesuvio Doc Rosso Riserva, blend di Piedirosso e Aglianico). In occasione della giornata dedicata alle visite e alle degustazioni, la famiglia Setaro ha allestito un programma che consentisse di vivere l’esperienza agreste in estremo relax.
Vigneron per tradizione familiare e non per business, come tiene a precisare, Massimo Setaro ha guidato la visita ai vigneti e alla cantina. Sebbene la vigna dalla quale deriva la maggior parte della produzione sia posizionata molto più in alto, in località Tirone della Guardia, quella più piccola adiacente alla casa è un esempio didattico significativo per comprendere la filosofia aziendale.
Casa Setaro è l’unica azienda produttrice di Falanghina del Vesuvio in purezza, che, grazie al suo equilibrio, si colloca tra quella beneventana (caratterizzata da acidità e freschezza) e quella flegrea (dalla grande mineralità).
Nella gamma aziendale ci sono inoltre il Caprettone Spumante metodo classico (caso unico tra i vini vesuviani, 100% Caprettone), Lacryma Christi del Vesuvio Doc Bianco (100% Caprettone), Lacryma Christi del Vesuvio Doc Rosato (100% Piedirosso), Lacryma Christi del Vesuvio Doc Rosso (100% Piedirosso), Aglianico Campania Igt (100% Aglianico).
Tutti i vini fanno la maturazione in acciaio affinché le sensazioni gusto-olfattive restino intatte, tranne il già citato Don Vincenzo con i suoi 24 mesi in tonneau di rovere francese.
La capsula delle bottiglie riproduce la lava, un richiamo al territorio d’origine.
Il pranzo è stato un momento ad alto tasso di convivialità. Gli ospiti si sono potuti appaiare liberamente in tavolate comuni, oppure sdraiare comodamente sull’erba, a gustare piatti e boccaccielli preparati dallo chef Pietro Parisi.
Bruschette col pomodoro, frittata di pasta, polpette al sugo, gattò di patate, parmigiana di melanzane, fagioli con tonno e pizze rustiche si sono sposati perfettamente con i vini della casa.
Gran finale in cantina, con babà e spumante. Bollicine vulcaniche eleganti ed esplosive!
Bella soddisfazione per noi campani poter vantare anche un metodo classico nato su uno dei vulcani più famosi del mondo.
Come buona prassi di ogni gita degna di nota, abbiamo portato via con noi un souvenir… e così, casa All’assaggio si è arricchita di sei bottiglie di vino vesuviano. Del resto, siamo o non siamo sostenitori dell’economia locale? 😉
Casa Setaro
Via Bosco del Monaco, 34 – Trecase, Napoli
tel. 081/8628956
www.casasetaro.it
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