SLOW FOOD DAY AD ALVIGNANO – Parte seconda
Sono tornata ad Alvignano dopo una settimana per prendere parte alle attività conclusive dello Slow Food Day che ha avuto luogo sabato 26 maggio (resoconto qui).
Sabato 2 giugno Piazza Notarpaoli ha ospitato il Mercato di Resistenza Contadina, organizzato dalla Pro Loco Alvignanese e dalla Condotta Slow Food Volturno con il patrocinio del Comune di Alvignano, al quale hanno preso parte numerosi produttori del Medio Volturno.
Agricoltori, casari, imprenditori e artigiani del gusto hanno presentato i loro prodotti; per ciò che mi concerne, in alcuni casi si è trattato di ritrovare “vecchie conoscenze” (ad esempio, i latticini del caseificio Il Casolare, il Conciato romano dell’azienda agrituristica Le Campestre, i pomodorini del piennolo del Vesuvio dell’azienda casa Barone, le birre artigianali del microbirrificio Karma), in altri casi di fare belle scoperte o approfondimenti.
L’occasione è stata propizia per assaggiare i formaggi a base di latte di capra e pecora del giovane produttore caseario Carmine Bonacci di Giano Vetusto (in provincia di Caserta) e per incontrare Gennaro D’Andrea, titolare di un’azienda agricola che seleziona e trasforma tartufi e che coltiva alberi da frutta, frutti di bosco e frutta in guscio. L’attività di cercatore di tartufi del Matese e le sue coltivazioni di nocciole sono state oggetto di una chiacchierata con Gennaro, il quale si è soffermato a descrivere una particolare varietà, la nocciola rossa, dalla caratteristica conformazione che le consente di “autodifendersi”.
Ho avuto anche l’opportunità di discutere con Mario Cipriano, titolare del birrificio Karma, sul variegato mondo delle birre artigianali.
Al momento in Campania si registra un discreto numero di aziende produttrici e un buon interesse per il prodotto, ma Mario sottolinea che c’è ancora tanto da fare, soprattutto in termini di diffusione della “cultura” della birra artigianale.
Tra le nuove conoscenze segnalo due ragazzi intraprendenti, Monica Arzillo e Salvatore D’Agostino, gestori della Country House La Cascina di Alvignano.
Per questo appuntamento, hanno presentato due piatti per i quali hanno utilizzato prodotti del territorio: la Fagiolata del Brigante, preparata con tre tipi di fagioli (fagioli della regina, fagioli rossicci e “spungularielli”) e con salsiccia di Caiazzo al finocchietto, e una Zuppetta di cicoria selvatica con tracchie secche salate di maiale nero casertano.
Il programma della serata ha incluso banchi d’assaggio di piatti tipici preparati da ristoratori locali, degustazione di sigari a cura delle Manifatture del Sigaro Toscano e tanta musica.
Per me è sempre un piacere bazzicare in questi luoghi. Il territorio dell’alto casertano dimostra vivacità, dinamismo e desiderio di valorizzare al meglio un patrimonio enogastronomico ricco di eccellenze.
Riferimenti utili:
Sempre interessanti e dettagliati i tuoi reportage!
Grazie Antonietta!!! :-))