TERRITORI DA GUSTARE ALLA MASSERIA GUIDA
Forse non tutti sanno che il territorio vesuviano non solo è straordinariamente fertile, ma offre anche uno spettacolo capace di appagare tutti i sensi.
Il press tour di lunedì 27 febbraio svoltosi alle pendici del Vesuvio è stato una vera e propria full immersion enogastronomica, che ha mostrato quest’angolo verdissimo e fecondo in tutto il suo splendore.
A riunire i rappresentanti della stampa partenopea, la prima edizione di Territori da gustare, percorso degustativo organizzato da Laura Gambacorta e Fabio Oppo presso Masseria Guida al quale hanno preso parte quaranta aziende produttrici.
Prima dell’apertura ufficiale dei banchi di degustazione, noi giornalisti e blogger abbiamo avuto il tempo di visitare la struttura.
Attiva dalla primavera del 2016, Masseria Guida è dominata da un casale ottocentesco (serbante ancora al suo interno tracce del passato, come un pozzo e un antico torchio), che comprende alcune camere, un ristorante alla carta con circa 50 coperti e un altro ristorante più piccolo leggermente distaccato, La Casa del Massaro, incentrato sui piatti della tradizione e il cui chef è Angelo Falanga (ex Mimì alla Ferrovia).
Intorno all’immobile, un grande appezzamento di terreno in cui si coltivano erbe aromatiche e ortaggi (tra i quali il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop), un vigneto urbano e tanti alberi da frutta, compresa l’albicocca “pellecchiella”, varietà tipica vesuviana.
Di prossima apertura, la Spa con percorsi d’acqua, un maneggio e una braceria texana.
Nonostante la giornata di fine inverno, il giardino era invaso da un’esplosione di fiori coloratissimi, mentre dall’orto spuntavano cavoli ed altre verdure a foglie.
Sotto al ristorante centrale si trova un angolo salumeria dal pavimento trasparente che lascia intravedere la cantina con le sue 2000 bottiglie. Qui solitamente sono serviti taglieri di salumi e formaggi insieme agli ortaggi prodotti nella masseria.
In occasione dell’evento, il bancone è stato occupato dal maestro cortador Juan José Herrero, che ha tagliato a mano una selezione di prodotti dell’azienda Emiliano García: Jamón Ibérico Bellota Reserva Especial con 62 mesi di stagionatura (prosciutto iberico della migliore qualità ricavato da maiali di razza pura alimentati esclusivamente con ghiande), Lomo (lonza) e Chorizo (salsiccia preparata con sale, paprika, aglio e origano).
Salumi realizzati attraverso lavorazione artigianale, di una scioglievolezza indescrivibile.
In abbinamento, Champagne Carte Blanche Brut Jean Michel.
Per continuare sul filone delle bollicine, il delegato Ais Napoli Tommaso Luongo ha proposto uno Champagne-MOB dedicato alla maison Jean Michel.
Con gli occhi bendati, abbiamo potuto fare affidamento solo sul nostro olfatto per riconoscere i tre vitigni tradizionali con cui si assembla lo champagne: Pinot noir, Chardonnay e Meunier. Un giocoso volteggiare tra note floreali e fragranze fruttate.
Il resident chef Basilio Avitabile ha proposto un pranzo esplicativo della cucina della Masseria, caratterizzata da sapori della tradizione rielaborati in chiave moderna, prodotti tipici e a chilometro zero.
In sala, il sommelier Daniele Briola e il maître Antonio Granata.

Il sasso della masseria (cioccolato in diverse consistenze e con diverse percentuali di cacao e passion fruit), opera della pasticcera Gelsomina Manna
In abbinamento: Champagne Blanc de Chardonnay millesimè Jean Michel, Champagne Blanc de Meunier millesimè Jean Michel, Champagne Cuvée Spéciale Rosé millesimè Jean Michel.
Nel pomeriggio, l’evento vero e proprio, con l’apertura del percorso di degustazione.
Tantissime le aziende tra le quali spaziare, sia in ambito food che beverage, con referenze provenienti da tutta Italia.
Soffermarsi su ognuna sarebbe impossibile; citiamo, ad esempio, Donna Francesca, brand interamente in mani femminili che produce le pregiatissime mandorle Filippo Cea, olio extravergine d’oliva e altri tipici pugliesi, il toscano Antico Pastificio Morelli, produttore di pasta al germe di grano, e l’azienda biologica cilentana Di Lucia che lavora e trasforma artigianalmente prodotti ittici come ricciola, tonno, alici e pesce spada.
Un viaggio da gustare, assaggio dopo assaggio.
Il patrimonio enogastronomico italiano è ricchissimo, e tutto da esplorare.
Nel nostro piccolo, continuiamo con l’impegno di promuovere il nostro territorio di appartenenza, la Campania: variegato, generoso e non ancora utilizzato in tutte le sue potenzialità.
Masseria Guida
Via Cegnacolo, 55 – Ercolano, Napoli
tel. 081/7716863
www.masseriaguida.com
Aperto a cena da martedì a venerdì; il sabato aperto a pranzo e a cena; domenica aperto solo a pranzo.
Menu degustazione a partire da 45 euro.
La Casa del Massaro
Aperto a pranzo e a cena; chiuso il martedì.
Elenco aziende partecipanti:
Thun mieli – Trentino
Casa Corneli legumi Bio – Umbria
Inserbo conserve Bio – Campania
Donna Francesca mandorle – Puglia
Di Lucia ittici – Campania
Consorzio Latte Nobile Scaramurè – Campania
TartufLanghe – Piemonte
Forno Guarino – Campania
Di Ciaccio specialità dolciarie – Lazio
Antico Pastificio Morelli – Toscana
Azienda agricola Il Moera – Campania
Masseria Guida – Campania
Cioccolato Zeno – Campania
San Comaio olio – Campania
Gennaro Aprea salumi – Basilicata
Emiliano Garcia jamon – Spagna
Luigi Tecce – Campania
Santiquaranta – Campania
Tenuta Ciampi – Campania
Sullo – Campania
Antichi Coloni – Campania
Tenuta Russo Bruno – Campania
Petrucciano – Campania
Azienda Bio Palma Raffaele – Campania
Azienda agricola Stefania Barbot – Campania
Casa Setaro – Campania
GustaCampania – Campania
Azienda Agricola Bio Ciu Ciu – Marche
Azienda Agricola Feudo Luparello – Sicilia
Mastrodomenico – Basilicata
Azienda Agricola Pelissero – Piemonte
Venegazzù Spa – Veneto
Uccellaia – Emilia Romagna
Vetrere – Puglia
Fresh – Campania
Casolaro Hotellerie – Campania
Saint John’s Bier – Campania
Acqua San Pellegrino – Lombardia
Cigar Club Napoli “Hoyo de Monterrey” – Campania