Un’altra Festa a Vico. Che è sì la famosa kermesse gastronomica a scopo benefico ideata dal superchef Gennaro Esposito, ma, soprattutto nella prima giornata, è proprio una grande festa: per il paese, per la gente, per i tantissimi chef che affollano le strade, che si incontrano tra di loro e con il pubblico e regalano pose, sorrisi e prelibatezze.
Per il secondo anno consecutivo, sono state le quasi cento “Promesse” del mondo gastronomico ad aprire l’edizione 2014, suddivisa in quattro giornate (dall’8 all’11 giugno) aventi come tema “I Maestri”, ovvero un omaggio agli chef noti e meno noti che hanno influenzato le nuove leve della ristorazione italiana. Ma anche un atto d’amore verso tutte le persone importanti della vita che hanno contribuito alla propria formazione, come le mamme e le nonne.
Domenica 8 giugno Vico Equense è stata nuovamente trasformata in un villaggio gastronomico en plein air, con i tantissimi cuochi a occupare negozi, vicoli e portoni e offrire i loro piatti in cambio di un ticket il cui ricavato sostiene le iniziative di varie O.N.L.U.S.
Cuochi che hanno portato a Vico pezzi della propria terra e della loro storia, che hanno attinto alle ricette del passato cercando di dar loro una veste inedita, che hanno cucinato, spiegato, raccontato per ore ed ore.
Noi c’eravamo, per cercare, ancora una volta, di documentare il clima ameno dell’occasione.
Di seguito, parte degli chef presenti:
Salvatore Accietto (Le Tre Arcate, Piano di Sorrento) – Pasta & polpette – Il piatto che non c’è!
Mario Affinita (Don Geppi, Sant’Agnello) – Risotto alle rape rosse e fonduta di provolone del Monaco
Mimmo Alba (Cantina San Teodoro, Napoli) – Panino di caponata e sgombro
Roberto Allocca (Relais Blu, Massa Lubrense) – Cozza ripiena
Giuliano Baldessari (Aqua Crua, Barbarano Vicentino) – Carpaccio
Mirko Balzano (Praia Art Resort, Isola di Capo Rizzuto) – Mortadella, sardella e provola
Marzia Buzzanca (Percorsi di Gusto, L’Aquila) – Maialino al mosto cotto di Montepulciano con confetti di Sulmona, timo e sale rosa
Yelel Cañas (Kiaora, Valencia) – Falso carpaccio affumicato con erbe selvatiche e capperi di montagna
Cristina Conte (Laltrobaffo, Otranto) – Chips di pane con alici e ricotta forte
Giulio Coppola (La Galleria, Gragnano) – Insalatina di trippa con fagioli cannellini e gamberi rossi
Alfonso Crisci (Taverna Vesuviana, San Gennaro Vesuviano) – Croccantino di seppia con julienne di verdura su patata lucida allo zafferano
Gianluca D’Agostino (Veritas, Napoli) – Maccaronare e fagioli, totani e guanciale
Marco Davi (Perbacco, Aprilia) – Infanzia: tonno e cipolla
Dino de Bellis (Salotto Culinario, Roma) – Se me vedesse la pora nonna (pizzaiola spenta)
Domenico De Gregorio (Lo Stuzzichino, S. Agata sui Due Golfi) – Gamberetto di nassa di Crapolla al salto con sale marino integrale artigianale di Trapani
Michele De Martino (Evù, Vietri sul Mare) – #da Nonna Maria a Festa a Vico#
Maurizio De Riggi (Markus, San Paolo Bel Sito) – Spuma di bufala al caffè con marmellata di cipolla cotta sotto cenere al vin cotto
Giovanni De Vivo (Flauto di Pan, Ravello) – Panettone casatiello alla lattuga di mare, con moscardino affogato nei pomodorini del Vesuvio e caviale di tintore di Tramonti
Davide Del Duca (Osteria Fernanda, Roma) – Tartare imbottonata
Franca Di Mauro e Vincenzo Maresca (Il Cellaio di Don Gennaro, Vico Equense) – Zuppetta di fagioli dente di morto di Acerra con cozze e tritura di biscotto di grano
Edi Dottori (Sala della Comitissa, Baschi) – I suoi tre in un mio uno: interpretazione di torta al testo, coniglio sen’osso in porchetta e torta di mele al rosmarino
Eduardo Estatico (JK Place, Capri) – Omaggio ai Portinari: baccalà mantecato/spuma alla puttanesca
Alba Esteve Ruiz (Marzapane, Roma) – Il foie gras vestito d’oriente in vacanza ai tropici!
Guillermo Field Melendez (Profumo Divino, Treiso) – Plin dell’Arbarella, burro di montagna e tartufo nero
Enrico Figliuolo (Campo del Drago, Montalcino) – Spaghetto al pomodoro e basilico, con formaggio di capra e limone
Pietro Fioriniello (La Cucina Italiana, Göteborg) – Sorbetto al limone di Sorrento con uova di salmone
Francesco Fusco (Il Moera, Avella) – Crudo di annerchia irpina, nocciola mortarella, olive nere e topinambur
Imma Gargiulo (Femmena, Sorrento) – Melanzana ciok
Stefano Ghetta (L’Chimpl da Tamion, Vigo di Fassa) – Segale, speck, puzzone e acetosella
Paolo Gramaglia (President, Pompei) – Salvatore, il maestro, ovvero il dentice, la pappa al pomodoro e sorbetto di cipollotto
Alessio Gubello (Pasta d’Elite, Lecce) – Maritati croccanti con polpo verace
Roberto Lepre (Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast, Castellammare di Stabia) – Peperonata di rapa, crudo di sarda e maionese agli agrumi
Tony Lo Coco (I Pupi, Bagheria) – Pane e panelle
Gennaro Longobardi (Nonna Giulia, Lettere) – Julienne di seppie all’arancio su cruditè di carciofo
Marco Lucamarini (Il Casolare dei Segreti, Treia) – Maialino arrostito con finocchietto selvatico
Giosuè Maresca (Refood, Sorrento) – Zuppa del passato (ceci, porcini e patate)
Carlo Matarese (Grand Hotel Cocumella, Sant’Agnello) – In viaggio cu’ mammà
Amelia Mazzola (La Torre, Massa Lubrense) – Zuppa di cicerchie Serra dei Conti con gamberetti di nassa di Crapolla
Serenella Medone (Al Solito Posto, Bogliasco) – Focaccia ligure, brandacujun e cipolla in agrodolce
Lorenzo Montoro (Osteria Al Paese, Nocera Inferiore) – Il pomodoro
Francesco Nacci (Botrus divinoristorante, Ceglie Messapica) – Insalata di grano pestato, ortaggi di Puglia e gamberi violetti di Gallipoli con olio extravergine e cacioricotta di masseria
Kotaro Noda (Bistrot 64, Roma) – Kobe+Madrid=Roma presa iberica marinata e buccia di verdure saltate in padella
Corrado Parisi (Al Quirinale, Lugano) – Cono al cioccolato e pepe cubebe, finto gelato al foie gras, albicocche caramellate al marsala, amaretti e spuma di latte alla vaniglia
Marco Perez (Master della Cucina Italiana, Creazzo) – Paquoro
Antonio Petrillo (La Corte dei Filangieri, Candida) – Rinforzo azzurro
Antonio Petrone (Pensando A Te, Baronissi) – Bello… Salsiccia, patate e funghi porcini con soffice di provola
Dario Picchiotti (Antica Trattoria di Sacerno, Sacerno di Calderara di Reno) – Polpo alla puttanesca
Vito Piccolo (Next2, Positano) – Schiacciata di patate alle erbe, totano arrostito all’aceto di mele
Lorenzo Principe (Luna Galante, Nocera Superiore) – Nziria dell’Agro
Nicola Russo (Al Primo Piano, Foggia) – Tra terra cuore e mare
Carmine Sedino (Casa Rispoli, Cava de’ Tirreni) – Ricordo di pane, tonno e pomodoro
Claudio Sordi (La Piazzetta, Bologna) – La lingua batte dove la patata duole!!
Carlo Spina (La Cantinella, Napoli) – Gambero rosso, marinatura dolce-salata, ricottina di fuscella, grano soffiato e aria di mandorle
Giuseppe Squillante (Ghibli, Sorrento) – Triglia
Cristian Torsiello (Osteria Arbustico, Valva) – Gelato di fagiolini e acciughe
Cristoforo Trapani (Piazzetta Milù, Castellammare di Stabia) – Insalata liquida di riccia, stracciatella di bufala, crudo di scampi, trucioli di pane, acciughe
Paolo Trippini (Trippini, Civitella del Lago) – Farro perlato alla doc di Corbara con salsiccia e salsa di lattuga
Daniele Usai (Il Tino, Roma) – Agnolotti con farina di piselli germinati, mazzancolle e guanciale
Emanuele Vallini (La Carabaccia, Bibbona) – Pralina di fegato magro, nocciola del Piemonte e confettura di cipolla di Certaldo
Carmen Vecchione (Dolciarte, Avellino) – Deliziosa di cassata con riduzione di arance e pistacchi di Bronte
Luciano Villani (La Locanda del Borgo, Telese Terme) – Croccante farcito di baccalà e nero casertano su maionese di alifane
Mauricio Zillo (Rebelot del Pont, Milano) – Anguilla affumicata di Cabras, rafano e piselli
Gennaro Esposito
Salva
Un grande evento ,con magnifiche persone ,nulla stonava in tutta quella meraviglia.