FRANCO PEPE INCONTRA NINO DI COSTANZO E ALFONSO PEPE
Ci sono eventi che non possono essere definiti semplicemente “serata a sei mani”. L’incontro fra tre grandissimi maestri dell’arte bianca, culinaria e dolciaria, una delle pizzerie più belle del creato, piatti stratosferici e pure uno scopo benefico di fondo, è di quelli che non si dimenticano facilmente.
Franco Pepe, il pizzaiolo caiatino da sempre impegnato nella promozione del territorio (nonché autore di pizze capaci di sciogliere anche il più duro dei cuori) lunedì 20 aprile ha aperto le porte di Pepe in Grani a Nino Di Costanzo, chef che ha conquistato due stelle Michelin alla guida delle cucine del Mosaico dell’Hotel Terme Manzi di Ischia (che ha lasciato a marzo 2015), e ad Alfonso Pepe, omonimo pasticcere e lievitista pluripremiato.
Nessuna pizza “stellata”, ognuno ha rispettato il ruolo che gli riesce meglio, eccezion fatta per un piccolo suggerimento dello chef a una ricetta storica del padrone di casa.
Di Costanzo ha portato la primavera nel piatto col suo Gambero rosso, ricotta al limone, piselli con i suoi germogli e fiori: tutta la freschezza dei piselli appena sgranati dal baccello sapientemente fusa con la dolcezza del gambero crudo e l’aromaticità della ricotta al limone; piatto splendidamente impiattato (con una fettina di pane nero, una “pellicola” di grano e foglia d’argento come ornamento) e abbinato all’Aglianico rosato di Feudi di San Gregorio.
A seguire, due consistenti assaggi (la metà di una mignon per ciascuna tipologia) di due cavalli di battaglia del patròn Franco Pepe, la Margherita Sbagliata, nella quale la mozzarella di bufala dop è sormontata da estratto di pomodoro riccio (cultivar locale), riduzione di basilico e olio extravergine d’oliva varietà caiazzana, e la Sole nel piatto con la variante di cui si parlava prima: mozzarella di bufala DOP, piennolo del Vesuvio DOP, origano dell’Alto Casertano, mousse di alici di Cetara al posto delle alici fresche e patè di olive caiazzane al posto delle olive nere intere.
In abbinamento, la Cubulteria del Birrificio artigianale Karma, altra realtà produttiva del Medio Volturno.
Ancora alta cucina con la Guancia di bue al Pallagrello con patate al latte e miele dello chef Di Costanzo, omaggio al territorio ospitante: un brasato tenero e scioglievolissimo, cotto per dieci ore, accompagnato da un fantastico purè.
Sempre local l’abbinamento, il Casavecchia Centomoggia 2011 delle cantine Terre del Principe.
Gran finale generoso del maestro Alfonso Pepe, che ha servito ben tre delle sue creazioni: Babà a modo mio (dedicato alla Margherita Sbagliata di Franco Pepe), ovvero un disco di babà scaldato nel forno a legna, inzuppato con un’infusione di pomodori datterini e decorato come una pizza con pomodori corbarini canditi; Pastiera lievitata, una sorta di incrocio tra l’impasto della colomba e i sentori della pastiera, e il Babà alla mela annurca, una delle tante versioni del babà sottovuoto in vetro a lievitazione naturale ideato da Alfonso Pepe.
In abbinamento ai dolci, il Passito secco Isola d’Ischia Giardini Arimei Fratelli Muratori.
Al fine di garantire un servizio impeccabile sotto ogni punto di vista, in questa occasione l’efficiente team di Pepe in Grani è stato affiancato da esperti sommelier che hanno abilmente illustrato gli abbinamenti.
Il percorso di qualità e di valorizzazione territoriale da tempo intrapreso da Franco Pepe prosegue solertemente, così come le sue tante attività filantropiche, infatti parte del ricavato della serata è stato donato a sostegno di famiglie disagiate.
Pepe in Grani non è “solo” una pizzeria, così come Franco non è “solo” un pizzaiolo.
Pepe in Grani
Vico S. Giovanni Battista, 3 – Caiazzo, Caserta
tel. 0823/862718
www.pepeingrani.it
La nostra visita alla Pasticceria Pepe:
https://allassaggio.it/la-pasticceria-pepe-a-santegidio-del-monte-albino/
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