STORIE DI PIZZA
Pizza: una parola presente in tutti i vocabolari, un piatto amato e conosciuto in tutto il mondo, un’ambasciatrice della gastronomia italiana.
Decantata nel corso dei secoli nella musica come nella letteratura, celebrata in ogni dove, la pizza è una vera icona della tradizione e della storia napoletana.
La formula ormai collaudata degli incontri prevede gli interventi di rappresentanti dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, di produttori partner e la moderazione della giornalista enogastronomica Laura Gambacorta, oltre che la realizzazione di quattro diverse tipologie di pizze napoletane da parte di un “padrone di casa” (nello specifico, Giovanni Improta) e di un pizzaiolo ospite (stavolta è stato il turno di Giuliano Bucci de “La Fattoria” di Roccaraso).
È stato il Direttore Generale dell’AVPN Stefano Auricchio a tracciare un bilancio provvisorio del ciclo di incontri, evidenziando l’elevato valore gastronomico raggiunto dai pizzaioli che hanno audacemente sperimentato mediante la realizzazione di impasti attenti, l’utilizzo di ingredienti ricercati e di abbinamenti indovinati.
A ripercorrere la storia della pizza napoletana, il giornalista Tommaso Esposito.
Differenze qualitative e di dimensioni tra pizze da asporto vendute in giro nella stufa e quelle da consumare al tavolo sono specchio dei tempi e rendono l’idea della distinzione tra ceti sociali nel corso delle varie epoche.
Significative anche le delucidazioni sul mondo brassicolo fornite da Rolando Bossi del Gruppo Radeberger, del cui paniere fanno parte le birre degustate nel corso della serata: la bionda Dab, la Weizen Schöfferhofer e la rossa Norbertus Kardinal.
Altrettanto rilevante l’incoraggiamento a un sempre maggiore utilizzo di olio extravergine d’oliva di qualità nelle pizzerie: di fronte ai benefici apportati non c’è ragione di prezzo che tenga.
Crocchè e frittelline di ricotta
Pizza con pomodorini del piennolo del Vesuvio DOP, alici del golfo fresche, aglio e origano degli Alburni
Pizza Reginella d’Abruzzo con provola affumicata, mortadellina di Campotosto (salame tipico della provincia aquilana), valeriana, pomodorini, pecorino a scaglie abruzzese e mosto cotto a gocce
Per concludere, tiramisù della casa abbinato ai prodotti dell’Antica Distilleria Petrone: Guappa, l’unico liquore a base di latte di bufala campana, e Falernum, liquore di ratafià a base di vino da uve Primitivo.