TERRA MADRE IN CAMPANIA
Voglio dedicare il primo post del nuovo anno a persone e luoghi a me divenuti molto cari: il Medio Volturno e la sua gente. A nomi, facce, storie che ho conosciuto e che vorrei raccontare. A un territorio ancorato alle tradizioni, alla terra, al suolo, alla coltivazione, all’allevamento, ricco di eccellenze enogastronomiche frutto del lavoro di gente operosa.
L’evento promosso dalla Condotta Slow Food Volturno e dalla Pro Loco Alvignanese, oltre a introdurre il volume a cura del consigliere nazionale Slow Food Antonio Puzzi, ha fornito lo spunto per far conoscere le quattro Comunità del Cibo presenti nel Medio Volturno: Agricoltori Custodi delle Colline del Caiatino, Produttori della Castagna Ufarella dei Monti Trebulani, Produttori dell’Oliva Caiazzana, Produttori delle Colline del Medio Volturno.
Le Comunità del Cibo sono organizzazioni locali della rete mondiale Terra Madre di Slow Food (un progetto che tutela la biodiversità e promuove la filiera corta e l’educazione del gusto) le quali riuniscono vari soggetti che operano nel settore agro-alimentare e che si caratterizzano per la qualità e la sostenibilità delle loro produzioni.
Il libro è un compendio del lavoro svolto da Slow Food in Campania, che descrive le Comunità del Cibo presenti nella regione e include una mappa pieghevole con la loro collocazione sul territorio.
Nel corso della serata, il fiduciario della Condotta Slow Food Volturno Nicola Sorbo ha illustrato agli ospiti le attività svolte nei cinque anni di vita dalla Condotta, contraddistinte dallo slogan: “Da cinque anni coltiviamo legami con la terra”, tra le quali tantissime iniziative a sostegno della biodiversità e l’enorme valore attribuito alle relazioni dirette con i produttori.
Tanti i personaggi che hanno raccontato con orgoglio realtà di territorio e di impresa locale: l’agronomo Vincenzo Coppola; i produttori agricoli Lino Barbiero, Angelo Mastroianni de Il Giardino Segreto (specializzato in apicoltura) e Tommaso Mastroianni dell’azienda Crapareccia (produzione vitivinicola, frutticola ed olivicola), tutti e tre di Villa Santa Croce, frazione di Piana di Monte Verna; Manuel Lombardi dell’azienda agrituristica Le Campestre di Castel di Sasso, produttore del Conciato romano, unico Presidio Slow Food della provincia di Caserta.
Per passare dalle parole ai fatti, Pasqualino Rossi e mamma Rita hanno proposto ai convenuti un menu con prodotti delle Comunità del Cibo protagoniste dell’incontro. Si è partiti da un antipasto di terra, che comprendeva formaggio caprino del giovane casaro Carmine Bonacci di Giano Vetusto, pancetta tesa di suino casertano dell’azienda Amico Bio Allevamenti di Angelo Aiezza, sempre di Giano Vetusto, e le peschiole in agrodolce dell’Azienda Agricola Verticelli di Mario Parente, del comune di Vairano Patenora, seguito da Zuppa di fagioli rossi di Alife con Castagne Ufarelle, Tagliarielli e Ciceri di Castel di Sasso, Pizza Volturno (con provola affumicata, olive caiazzane e rape sfritte), tronchetto di Castagne Ufarelle, birra artigianale Marylin del Birrificio Karma di Alvignano.
Chi volesse acquistare il volume Terra Madre in Campania (ogni copia ha un costo di € 7,00) e sostenere in questo modo le attività messe in campo da Slow Food in Campania, può scrivere a slowfood.volturno@libero.it o info@slowfoodcampania.com.
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