LA CUCINA DI MIMÌ ALLA FERROVIA
Mimì alla Ferrovia è un pezzo di storia della città di Napoli.
Il ristorante è infatti nato nel 1943 per volere di una coppia di giovani sposi, Ida ed Emilio Giugliano (conosciuto come Mimì).
I coniugi avevano due obiettivi: «Offrire a chiunque entri i sapori migliori che si possano mettere in un piatto e l’accoglienza più calda che si possa lasciare nell’animo».
Da allora, il locale è sempre stato nelle mani della famiglia Giugliano, passando attraverso la gestione dei due cugini omonimi Michele e Michele fino ad arrivare oggi ai loro figli Salvatore (in cucina) e Ida (comunicazione), la nuova generazione.
In quanto impresa in attività da oltre cinquant’anni, quest’anno il ristorante è stato iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale, potendo quindi avvalersi del logo di Marchio Storico.
Mercoledì 1 dicembre la famiglia Giugliano ha presentato il libro La cucina di Mimì alla Ferrovia edito da Mondadori, che raccoglie la storia e le ricette della casa.
Numerosi e sentiti gli interventi dell’incontro, moderato dal giornalista Luciano Pignataro.
Impossibilitato a essere fisicamente presente a Napoli, lo chef Heinz Beck ha inviato un videosaluto.
Il sociologo Domenico De Masi ha sottolineato l’importanza del mood, dell’atmosfera che si respira nel ristorante Mimì. Un’atmosfera di autenticità, un unicum per la città di Napoli, per il quale bisogna essere grati come clienti e come napoletani.
Alfonso Iaccarino, titolare del ristorante Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi, ha evidenziato i punti di contatto tra gli Iaccarino e i Giugliano: valori comuni come la famiglia, le generazioni, il territorio.
I due cugini Michele Giugliano hanno voluto rimarcare l’importanza del lavoro di squadra, mentre Ida Giugliano ha raccontato quanto sia stato fondamentale (e forse poco conosciuto) il ruolo della nonna Ida, di cui è orgogliosa di portare il nome.
Un vicino illustre, Ciro Coccia, titolare della pizzeria Fortuna (appena riaperta dopo lo stop forzato causa emergenza Covid), è passato a salutare e ha offerto degli assaggi per gli ospiti.
Dopo la presentazione è stata proposta la degustazione di alcuni piatti presenti nel libro.
Il piatto simbolo di Mimì è sicuramente il Peperone ripieno (‘mbuttunato, per noi napoletani).
Tradizionali ma con tocchi di innovazione il Taco Bao con stracotto di manzo alla genovese e l’Alice croccante, provola, zucca e wasabi, come pure il Polpo patate e Kimchi. Può cambiare l’involucro (il Taco Bao), possono essere aggiunti ingredienti o preparazioni (wasabi, kimchi), ma sicuramente non cambiano la sostanza e la bontà che da sempre contraddistinguono la cucina di Mimì.
Confortevolissima la Pasta ceci e baccalà, densa (anzi “azzeccata”) come piace a noi partenopei.
Il menu propone anche classici come la pasta patate e provola, il ragù napoletano, il baccalà fritto.
Mimì alla Ferrovia è il luogo senza tempo per chiunque sia alla ricerca di genuinità, semplicità e ospitalità.
Mimì alla Ferrovia
Via Alfonso d’Aragona, 21 – Napoli
tel. 081/5538525
www.mimiallaferrovia.it