MURPHY’S LAW A VICO EQUENSE
Tutti conoscono la Legge di Murphy, l’ironico assioma secondo il quale “Se qualcosa può andar male, lo farà” che ha poi dato vita a una serie di postulati altrettanto beffardi.
È appunto a questo codice umoristico che si ispira il progetto napoletano Murphy’s Law. Non in accordo ai suoi corollari, bensì in contrapposizione: tutto ciò che accade non è il risultato di forze esterne, ma è frutto di scelte personali.
Il primo pub è nato nel quartiere Vomero nel 2012; successivamente, se ne sono aggiunti altri tre (a Bacoli, a Vico Equense e un altro al Vomero).
Stessi titolari ma gestione autonoma per ogni locale, ciascuno dei quali contraddistinto dal proprio ambiente e dal proprio arredo, ma tutti legati da denominatori comuni: grande attenzione sulle birre artigianali, ingredienti meticolosamente selezionati, musica dal vivo e tovagliette riportanti i paradossi di Murphy, naturalmente.
Il Murphy’s Law di Vico Equense, attivo dal 2014, si trova in una posizione un po’ defilata, in cima a una salita, nella frazione di Seiano. Ma il magnifico panorama del golfo di Napoli che si può ammirare una volta giunti a destinazione vale da solo il viaggio.
A condurlo nella gestione, cinque giovani amici: Marco e Michele Auriemma, Carmen Romano, Antonio Zullo e Nicola Ungaro.
Lo stile è british, ma l’offerta è prevalentemente local.
Tanti i presìdi Slow Food, i prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica e le specialità campane in menu, come la provola di Agerola, il Pecorino Bagnolese e il maialino nero beneventano.
Tutta la frittura è di produzione propria e non surgelata.
Il punto di forza è sicuramente la carne, in particolare il misto alla brace su pietra lavica, disponibile in diverse composizioni, comprendenti Picanha di Black Angus irlandese, salsiccia di Norcia, rollè di pancia di maialino nero beneventano ripieno di salsiccia ed altro ancora.
L’hamburger della casa è di scottona italiana, ma si può spaziare tra altre proposte nazionali (podolica, bufala campana, cinghiale) o internazionali (Rubia Gallega).
Ogni trenta giorni è in carta lo speciale Panino del mese.
Le opportunità per i vegetariani sono numerose, grazie alle verdure di stagione fornite dalla vicina azienda agricola L’Arcangelo, e c’è pure la possibilità di comporre da soli il proprio panino, scegliendo tra una selezione di pani prodotti appositamente dal Panificio Lievito Madre Iommella di Sant’Agnello. Le farine utilizzate sono molite a pietra e provengono da grani italiani al 100%; quelle integrali sono interamente biologiche. Vengono impiegate qui al pub anche per le panature dei fritti.
Pure i dessert sono home made; persino il topping non è industriale, diversamente da quanto accade in tantissime realtà simili.
Il gruppo responsabile della cucina è composto da Concetta De Nicola, Vincenzo Petrillo, Sergio Reale e Daniela Ricciardi.
Un posto d’onore naturalmente spetta alle birre. Dieci le spine a rotazione, prevalentemente italiane, più un cospicuo numero di etichette di ogni provenienza.
Da qualche tempo c’è anche la birra della casa: Ricomincio da Tripel, prodotta in collaborazione con il Birrificio Sorrento. Una Tripel, appunto, dal corpo fruttato e leggero finale amaro. La nota territoriale è data dall’utilizzo di bucce di arance di Sorrento.
Nel periodo invernale il locale è aperto solo di sera. Da marzo a giugno e da settembre a novembre è aperto anche di domenica a pranzo, con una formula accattivante: il dolce lo offre la casa.
Murphy’s Law Vico
Corso Caulino, 77 – Vico Equense, Napoli
tel. 081/8028590
www.mlpub.it/steakhouse/