NEL NOME DEL PANE: 16 LIBBRE E CAPATOAST
di
Daniela Marfisa
·
22 Gennaio 2015
Stavolta segnaliamo due nuove idee imprenditoriali campane accomunate “nel nome del pane”, che per molti versi sembrano orientate verso dei concept di stampo europeo o d’oltreoceano.
Sulla prima ci eravamo soffermati brevemente
qui, ma molte cose sono cambiate da allora, in primis la location. Infatti, dopo 4 anni di permanenza all’interno del Centro Commerciale Campania di Marcianise, a novembre 2014
16 Libbre si è spostato a Napoli, e precisamente a Via Imbriani, in quell’animata zona di Chiaia ad alto tasso di shopping e punti di ritrovo per giovani.
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![IMG_5649](https://allassaggio.it/wp-content/uploads/2015/01/IMG_5649.jpg)
La mission è chiara: “Diamo peso al pane”. Il menu racconta lo spunto storico al quale è ispirato il nome del locale, ovvero l’Editto Reale del 1868 che stabilì definitivamente il costo e il peso standard del singolo pezzo di pane in Italia (20 centesimi per 16 libbre).
E quindi, il pane, vero principe della gastronomia, trova qui il suo luogo d’elezione come star assoluta: valorizzato nelle sue forme più semplici, farcito o inserito come ingrediente di piatti; venduto al banco panetteria in tante varianti, protagonista di proposte da mangiucchiare e finanche inserito nella versione di crostino in una squisita pasta e patate.
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16 Libbre, il banco panetteria
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16 Libbre, il banco panetteria
La struttura è composta dalla bakery, dove acquistare focacce e pane di ogni genere (alle olive, al sesamo, ai cereali…) ma anche quiche e boxty (specialità irlandese, una sorta di frittelle di patate), da portare via o da consumare in loco, e dall’area ristorante che offre sia cucina tradizionale che vari tipi di pagnotte imbottite, per la gioia dei paninomani a oltranza.
Un viaggio virtuale attraverso il globo grazie a baguette, sandwich, bagel, brezel e panini morbidi al latte, da accompagnare magari con chips fresche condite con lime e pepe e da abbinare con una birra artigianale alla spina o in bottiglia, italiana o estera.
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Bi-baguette
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Bagel with lox (bagel con salmone affumicato)
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PanBretzel
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Chips lime e pepe
Al tavolo arrivano sempre anche degli assaggini assortiti di pane, imbustati in sacchetti di carta (come avviene per le patatine).
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Assaggi di pane
Per finire, i barattolini della pasticceria-gelateria nolana
Scaramurè: dolcezze fredde tutte a base di latte Nobile dell’Appennino Campano, dai tiramisù ai tortini, fino ai sorbetti e ai gelatini in tanti gusti.
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Cassata Nobile Scaramurè
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Tiramisù al limone Scaramurè
Sulla collina del Vomero invece ha aperto, sempre nel novembre scorso,
Capatoast, la prima toasteria take away in Italia.
![Capatoast](https://allassaggio.it/wp-content/uploads/2015/01/IMG_5663.jpg)
Capatoast
Un piccolo locale solo per l’asporto che propone circa 30 varianti di toast preparati al momento con diversi tipi di pane non industriale, prodotto ogni giorno.
Fette molto grandi e farciture di qualità: crudo di Parma, cotto di Praga, latticini dei Monti Lattari, pomodori di Sorrento.
Disponibili anche ricette “light” o dolci con confetture e creme spalmabili di discreta fattura.
Con un sovrapprezzo di 50 centesimi si può scegliere, al posto del pane bianco, pane integrale, alle noci o dolce.
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Pane alle noci
Nonostante le dimensioni ridotte, il chiosco è confortevolmente dotato di wi fi e di prese caricabatterie gratuite per telefoni cellulari, a disposizione di chi attende.
Capatoast, “ostinatamente buono” (da capa tosta, testardaggine), a breve partirà alla conquista di altre città italiane.
16 Libbre e Capatoast: due esempi di creatività nostrana che strizzano l’occhio ai format tematici internazionali.
Good luck!
16 Libbre
Via Vittorio Imbriani, 10 – Napoli
tel. 081/415168
Capatoast
Via Bernini, 64/b – Napoli
tel. 081/6583009
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Tag: Bakery CaféCibo di stradaNapoliPaninoteche e pub
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