RICCIO, LOCANDA DI MARE SUL PORTO DI BAIA
Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato di Tuna Restaurant, bella realtà dei Campi Flegrei il cui cammino prosegue speditamente grazie a un percorso preciso e ben delineato: solo pescato freschissimo, procacciato da fornitori di assoluta fiducia.
Sulla scia del locale, a giugno 2016 ha aperto Riccio Restaurant sul porto di Baia, frazione del comune di Bacoli. Stessa filosofia e uno dei titolari in comune, Alessandro Costigliola; gli altri soci sono il suocero Salvatore Di Meo e le sue due figlie Eliana e Roberta.
Qui da Riccio hanno le idee chiare. Si potrebbe tranquillamente dire – parafrasando il famoso aforisma di Oscar Wilde – che hanno gusti semplicissimi: si accontentano sempre del meglio.
Si punta tutto sulla materia prima. Ogni mattina si va in giro per pescherie e si scelgono i prodotti ritenuti più idonei per le esigenze del ristorante, che vanno ad aggiungersi a quelli procurati direttamente dai pescatori di riferimento. Imperativo imprescindibile, la provenienza flegrea.
L’attenzione per gli ingredienti è talmente minuziosa, che se le aspettative non sono soddisfatte si preferisce addirittura restare chiusi!
È chiaro quindi che il menu vari praticamente di giorno in giorno. Tra i capisaldi, una sequenza di antipasti (un’usanza tipicamente flegrea, che privilegia la serie rispetto al piatto singolo) e i primi piatti a base di crostacei. Tutto è valorizzato al massimo, anche pesci cosiddetti poveri come il pesce serra e il pesce bandiera. Perfino le parti di scarto e quelle meno nobili sono utilizzate in un mix che viene definito “misticanza di mare” per insaporire varie preparazioni.
Ciò che invece non si troverà mai sulla tavola sono i pesci non locali (ad esempio il salmone) o piatti come la frittura di calamari, dato che qui si acquistano solo le varietà più pregiate, che vengono preparate in modo da esaltarne le qualità organolettiche. Per il fritto si adoperano tipologie di minor pregio ma altrettanto buone, come i totanetti.
Le verdure arrivano da piccoli coltivatori della zona; la dispensa comprende anche pasta artigianale di Gragnano e qualche presidio Slow Food.
Lo chef è il flegreo Paolo Caruso.

Alessandro Costigliola, Salvatore Di Meo, la consulente per la comunicazione Laura Gambacorta, Paolo Caruso
In un simile contesto i crudi sono immancabili, anche sotto forma di entrée.
Sfizioso e gustosissimo l’arancino di mare, che deve il suo sapore alla misticanza di cui sopra, accompagnato da un contorno di friarielli dal giusto grado di amaro. Fritto perfetto e armonia nel piatto.
Variegata ed efficace la serie degli antipasti, che abbina sapientemente il mare all’orto.
Gli Spaghetti ai lupini su vellutata di fagioli cannellini sono un piatto che suscita controversie. Qualcuno afferma che il sapore dei legumi sia troppo coprente rispetto al resto. Da parte nostra, riteniamo invece che apporti cremosità e dia un tocco diverso al più classico dei primi di mare.
Elegante, scenografico ed equilibrato il Pacchero ripieno con misticanza di mare, melanzane e mozzarella.
Ottimo anche il dessert, un Tiramisù con gelato alla nocciola.
La cantina è contenuta, con etichette quasi esclusivamente regionali.
Il conto in media si aggira intorno ai 35 Euro.
Noi siamo stati conquistati da questa graziosa locanda e dai suoi piatti deliziosi, e siamo certi che lo saranno anche tutti gli amanti della cucina di mare.
Riccio Restaurant
Via Molo di Baia, 47 – Bacoli, Napoli
tel. 081/8688617
www.facebook.com/Riccio-Restaurant-Baia-Porto-1141248962619829
Aperto a pranzo e a cena.
Chiuso il mercoledì.