
Proseguiamo con la nostra raccolta di film che mostrano scene di cibo, cucina e cuochi, stavolta con un occhio di riguardo verso alcune pellicole nelle quali sono i ristoranti e le strutture ristorative a costituire un elemento decisivo della trama.
PANE E CIOCCOLATA
Giovanni detto Nino è un italiano emigrato in Svizzera per procurare soldi alla sua famiglia. Ama il paese per “l’aria pulita e la gente civile”, e nel suo giorno libero se ne sta seduto al parco a mangiare un panino con una tavoletta di cioccolata nel mezzo. Lavora come cameriere stagionale in prova presso il ristorante
Beau Rivage, dove rivaleggia con un collega turco per un posto fisso. Non è propriamente brillante (non parla il tedesco, non sa sbucciare l’arancia con forchetta e coltello), ad ogni modo il suo contratto non viene confermato per motivi che prescindono dalle sue capacità e quindi perde anche il permesso di soggiorno. Da quel momento in poi è tutto un precipitare di eventi, con diversi tentativi di inserimento lavorativo (come spiumatore di polli) e sociale. Ma Nino non mollerà la presa senza aver lottato!
Cibo e integrazione.

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA
Nella sua folle giornata, dopo aver abbandonato l’auto nel traffico di Los Angeles, Bill si reca in un fast food con l’intento di ordinare la colazione, ma gli viene detto che dopo le undici e trenta può ordinare solo il pranzo. Indispettito, estrae la pistola per convincere il direttore e l’addetta, così gli partono inavvertitamente dei colpi per via del “grilletto sensibile”. Dopodiché cambia idea e decide di ordinare il pranzo: doppio hamburger con formaggio, una porzione di patatine e un frappè al cioccolato. Aggiunge infine che il panino ricevuto non somiglia affatto a quello della foto, che appare gonfio, alto e pieno di salsa, ma in verità si presenta “squallido e insignificante”.
Cibo e male di società.

HONG KONG EXPRESS
Un fast food di Hong Kong è il baricentro intorno al quale si svolgono le storie di due poliziotti. Lasciato dalla fidanzata il primo aprile, l’agente 223 decide di comprare un barattolo di ananas al giorno con scadenza 1 maggio (data del proprio compleanno) per un mese. Era il cibo preferito dell’amata, e questo rituale gli serve a esorcizzare quello che considera uno scherzo del destino. Servirà a farli tornare insieme?
L’agente 663 invece va al chiosco a comprare spuntini per la compagna hostess, scegliendo sempre la
chef salad. Continua a frequentarlo anche dopo la separazione, e si trova impegolato in una strana relazione con la cugina del gestore (che lavora lì), fatta di visite a sorpresa, inseguimenti, appuntamenti mancati. Dopo un anno, si ritroveranno ancora lì al bancone.
Un affresco che ritrae solitudini spaiate.
Il cibo come speranza.

CAMERIERI
Il primo giorno di lavoro del giovane Riccardo come cameriere presso il ristorante sul mare Eden avviene in occasione del festeggiamento delle nozze d’oro di una facoltosa coppia. Il pranzo è disastroso a causa dei tanti dissidi tra il personale di sala e cucina, che incide sulla qualità del cibo servito (ravioli di pesce, risotto alla pescatora, pesce spada, brodetto adriatico, fritto misto).
Caustica commedia corale dal finale agrodolce.
Il cibo visto dalla parte di chi lo serve.

DUE SULLA STRADA – THE VAN
Licenziato dopo 25 anni di lavoro, l’irlandese Bimbo si reinventa “patataio” in occasione del debutto dell’Eire nei mondiali di calcio del 1990, acquistando un vecchio fugone che trasforma nel food truck
Bimbo’s Burgers insieme all’amico di lunga data Larry. Tra pesce fritto, hamburger e patatine l’attività va alla grande, ma il rapporto di amicizia si incrina. Si salverà?
Commedia virile annaffiata da litri di Guinness.
Cibo, calcio e chilometri.

SLIDING DOORS
Due possibili alternative di vita per la londinese Helen, legate alle porte della metropolitana. In una delle opzioni, dopo aver perso il lavoro è costretta a fare la cameriera di sera al ristorante
Bertorelli’s (dove solitamente andava a bere drink prima del licenziamento) e a consegnare sandwich nel West End di giorno. La rivale in amore Lydia si diverte a tormentarla fingendo un’intossicazione causata dai suoi panini.
Quale sarà la piega definitiva del suo percorso?
Cibo e cambiamenti di direzione.

MICKEY OCCHI BLU
Michael, englishman a New York, durante una cena chiede alla fidanzata Gina di sposarlo, dopo aver nascosto la proposta in un biscotto cinese della fortuna. La reazione di fuga non è di certo quella sperata! Il motivo? La non-tranquilla famiglia di lei, proprietaria del ristorante dall’emblematico nome scorretto
The La Trattoria.
Cibo e affari loschi.

LA CARBONARA
In epoca risorgimentale, l’osteria romana
La Carbonara della bella Sora Cecilia è il perno di una storia fatta di pasta e di Carboneria.
Da tenere bene a mente che il principio degli spaghetti alla carbonara è: “La carbonara non aspetta, va cotta e mangiata”, tanto che perfino il carbonaro condannato a morte Zaccaria esprime come ultimo desiderio quello di mangiarne un piatto, e di esser perciò portato alla locanda perché “la carbonara è intrasportabile”.
Un “miracolo” al guanciale salverà il perituro dalla pena capitale.
Pecorino e massoneria.

FAST FOOD FAST WOMEN
La trentacinquenne cameriera newyorchese Bella non è esattamente un tipetto comune: ama movimentare le sue giornate con azioni inconsuete, ha una relazione con un uomo sposato di mezz’età e lavora in una tavola calda perché le piace stare in mezzo a “gente con problemi reali”. Nel suo piccolo universo di colazioni e di varia umanità (a tavola e non) entra Bruno, padre single altrettanto “originale”. Il loro legame porterà alla creazione di una catena di ristoranti chiamati appunto
Fast food fast women, dove si paga in base al tempo e allo spazio occupato.
Il cibo come specchio del comportamento sociale.

L’UOMO IN PIÙ
Le storie parallele di due Antonio Pisapia omonimi (uno calciatore e l’altro star della canzone melodica) nella Napoli degli anni Ottanta. Caduto in disgrazia in seguito a problemi giudiziari, il cantante Tony Pisapia racconta al suo agente Genny – davanti a una generosa tavolata di mare da lui stesso preparata – di aver imparato a cucinare il pesce in carcere nel 1970, alla prima condanna per spaccio di droga, perché “in carcere non c’è niente da fare”, e lì “c’è sempre qualcuno che cucina il pesce meglio di te”. Offre alici, aragoste, orate… Il polipo invece non lo prepara mai, dato che è stato la causa della morte di suo fratello in fondo al mare. Il ristorante
Salvatore a mare potrebbe essere la soluzione alle sue difficoltà finanziarie (e non)… Ma non c’è lieto fine in questa storia di losers.
Spigole, sale e lacrime.

IN AMORE C’È POSTO PER TUTTI
Commedia che ruota interamente intorno al restaurant parigino
Chez Jean e a un non meglio identificato ristorante di cucina thailandese. L’inappuntabile maître Antoine salva il malinconico Louis da un tentativo di suicidio. Lo accoglie in casa, gli procura un lavoro come sommelier e rintraccia la sua ex fidanzata Blanche, ma resta affascinato dalla donna…
Il cibo come
life saver.

QUEL PAZZO VENERDÌ
Che fatica essere una teenager, per di più con un fratellino rompiscatole e una madre in procinto di risposarsi! Perennemente in lite, la studentessa Anna e sua mamma Tess hanno un’animata discussione nel ristorante cinese
House of Chiang. L’anziana proprietaria decide di aiutarle offrendo loro dei “magici” biscottini della fortuna, che le faranno ritrovare l’una nel corpo dell’altra. Le due trascorreranno una giornata “da paura” (però anche con qualche vantaggio per Tess, come quello di mangiare le patatine fritte dopo 8 anni di astinenza approfittando del metabolismo della figlia) a dover vivere un ruolo che non è il proprio, ma in questo modo impareranno tante cose sul rispettivo conto.
Remake disneyano del film
Tutto accadde un venerdì.
Cibo e ribaltamento di ruoli.

A HISTORY OF VIOLENCE
Una famiglia normale quella degli Stall nello stato dell’Indiana: due figli, madre e il padre Tom che gestisce una tavola calda. Un incidente avvenuto proprio nello
Stall’s Diner farà venire a galla un passato oscuro e poco edificante del genitore, che porterà scompiglio nel nucleo familiare. Il finale assolutore è affidato al polpettone!
Il cibo come veicolo di perdono.

LA PROMESSA DELL’ASSASSINO
Turbata dalla morte di una giovanissima russa per complicazioni dovute al parto avvenuta nell’ospedale londinese in cui lavora, l’ostetrica Anna (anch’essa di origini russe) si mette alla ricerca di eventuali parenti della neonata. Il diario della ragazza la conduce al ristorante
Trans-Siberian, dove il titolare Semyon si offre di aiutarla. Apparentemente gentile (fa assaggiare ad Anna la sua specialità, il borscht, che le ricorda quello di suo padre), l’uomo è in realtà a capo di una spietata organizzazione criminale, che ha la base proprio nel locale.
Cibo e realtà nascoste.

LA MOGLIE DEL CUOCO
Pur essendo proprietaria e “assaggiatrice” del ristorante
Le Moulin Blanc, Carole sente di non avere un ruolo preciso: è semplicemente la moglie del cuoco, ovvero di Sam. Si iscrive perciò ad un centro di formazione professionale, dove diventa amica dell’impiegata Marithé. Parte così un balletto di relazioni e di intrecci; tra i vari sviluppi, la sparizione di un fastidioso eczema, i progressi di un nuovo locale e la comparsa di nuove carriere per entrambe le donne.
“Cibo, eros, amicizia e tradimento”.

AMORE, CUCINA E CURRY