
Ecco arrivare la terza raccolta di scene famose che hanno come protagonisti cibi e bevande, tratte da film di ogni genere.
A riprova del fatto che il cibo è parte imprescindibile della vita di ognuno.
IO TI SALVERÒ
L’acuto psichiatra Alexander Brunov riesce a somministrare un bicchiere di latte al bromuro allo smemorato John con la scusa della condivisione: “I cibi sono più gustosi se si mangia insieme a qualcuno”. Altra famosa scena hitchcockiana legata al latte è quella nel film
Il sospetto del 1941: in questo caso, a trasportarne un bicchiere (avvelenato?) su per le scale buie è l’affascinante Cary Grant.
Si dice che il latte aiuti a dormire…

PANE, AMORE E…
La bella pescivendola sorrentina Sofia richiama i clienti al grido di “Triglie rosse, triglie vive”. Chi non comprerebbe il pesce fresco da una commerciante così???
Pane, amore e pescheria.

La napoletana Filumena Marturano vive da vent’anni una relazione complicata con Domenico Soriano, titolare dell’omonima pasticceria. Ha segretamente avuto tre figli e, quando può incontrarli (sia da piccoli che da grandi), li rimpinza di dolci e li osserva amorevolmente mentre si ricoprono di zucchero a velo. Il suo ammonimento al loro tuffarsi nelle paste: “Vi fate venire il panzimoto!”. Film tratto dalla commedia
Filumena Marturano di Eduardo De Filippo.
Cibo e amore materno.

Un energico avvio di mattinata per un Rocky Balboa in fase di allenamento: sveglia alle 4, colazione con cinque uova crude in un bicchiere da vuotare in un solo fiato e… Pronti per la giornata!
Cibo per duri!

Per chi fosse curioso di osservare il rito della preparazione del caffè “all’antica”, con tutti i suoi crismi, eccolo qui: chicchi polverizzati con il macinino manuale, la caffettiera napoletana riscaldata sulla fiamma e poi rigirata per consentire il filtraggio… Ovvio che poi dopo la degustazione Gabriele (il personaggio interpretato da Marcello Mastroianni) prelevi golosamente ogni residuo dalla tazza con il cucchiaino, facendo i complimenti all’esperta Antonietta!!! Di contro a tanta accuratezza, vediamo Gabriele prepararsi il suo pranzo da scapolo, una semplice frittata (che verrà consumata insieme ad Antonietta).
Il caffè e la diversità ai tempi del ventennio.

IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE
Passione “infarinata” quella tra la bella Cora, cuoca presso la stazione di servizio Twin Oaks in California (e moglie del titolare), e il nuovo meccanico Frank: il tavolo di cucina (lo stesso dove lei preparava il pane fino a qualche minuto prima) si presta efficacemente allo scopo!
L’impasto più sexy del grande schermo.

Una ricetta da copiare, quella dell’italo-americana famiglia Castorini: l’uovo nel cestino, ovvero fritto in mezzo a una fetta di pane col buco al centro. Questa preparazione è presente anche nei film
Appuntamento a Miami del 1941 e
V per vendetta del 2005.
Uno dei piatti più famosi dell’universo cinematografico.

CITY OF ANGELS – LA CITTÀ DEGLI ANGELI
Desideroso di conoscere che sapore ha una pera (dato che non ne ha mai assaggiata una), l’angelo Seth chiede a Maggie di descriverglielo come farebbe Hemingway. La sua risposta: “Dolce, succosa, morbida sulla lingua, granulosa come sabbia zuccherina che si scioglie in bocca”.
Quando il cibo è ignoto.

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNEST
Nella commedia tratta dall’omonimo libro di Oscar Wilde, l’ineffabile Algernon, davanti alla scoperta del suo inganno, reagisce divorando muffins: “Quando sono nei guai, sgranocchiare è la mia unica consolazione”.
Cibo e giostra di equivoci.

Il cibo (quasi sempre in versione da asporto o da ristorante) e l’alcol sono spesso presenti nella vita delle quattro scatenate ragazze newyorchesi. In questo film che fa seguito all’acclamata serie tv, vediamo Samantha cimentarsi nella preparazione del sushi per festeggiare San Valentino (utilizzando il proprio corpo come “vassoio” per l’amato Smith), ma anche rimpinzarsi a più riprese per non cornificare il suddetto. Le singles “di ritorno” Miranda e Carrie cedono, in solitudine, alle lusinghe del delivery e dell’instant food asiatico, mentre Charlotte (a ragion veduta) non si fida del cibo servito in Messico…
Cibo tentatore, cibo consolatorio e cibo da cui tenersi alla larga!

Il perfido colonnello Hans Landa, pur con fare sornione, dà dimostrazione del suo potere anche a tavola, ordinando per Shoshanna una fetta di strudel (e “suggerendo” di aspettare la panna montata) e un bicchiere di latte.
Cibo e dispotismo.

BASILICATA COAST TO COAST
Il panino con la frittata: una vera delizia, soprattutto quando, dopo qualche ora, diventa “sponzato”, ovvero tutt’uno, e non si capisce dove finisce l’uno e comincia l’altra. Buono al punto da meritarsi un inno da parte della band Pale Eoliche dal titolo
Il pane e frittata di mia madre non si batte. Un panino che non solo sfama, ma appassiona e fa crescere, e che senza la madre sarebbe solo “un panino ripieno di un vuoto”.
Non bastano due fette di pane e una frittata per fare il “pane e frittata”!

Tra le tante storie che si incrociano, c’è quella della bella chef di catering Laura. Impegnata nella preparazione del rinfresco del più grande party di Capodanno della città, rivede l’ex che l’ha lasciata esattamente un anno prima, il famoso cantante Jensen, che deve esibirsi proprio in quell’occasione. Nel corso della serata, scopre che è stato lui a farla ingaggiare per poterle parlare e farsi perdonare.
Cibo e amore che trionfa.

Il solito Quentin Tarantino riesce a infilare un riferimento gastronomico in questo ennesimo film! Stavolta protagonista è la “Torta bianca” tanto amata dal crudele possidente Calvin Candie, offerta al suo ospite, il cacciatore di taglie Dr. King Schultz, e rifiutata da quest’ultimo in quanto non amante dei dolci.
Il cibo tarantiniano come simbolo di avidità e “velata” minaccia.

Albert ed Eva si frequentano da poco. Pur non essendo attraente in modo convenzionale, lui è molto divertente, ma ha una curiosa mania: rovistare nella ciotola del guacamole con un triangolino di mais per separare le cipolle dal resto degli ingredienti. Inizialmente Eva non dà peso alla cosa, ma le confidenze dell’ex moglie di Albert finiranno per condizionare il suo giudizio…
Quando il cibo influenza la percezione dell’altro.

Tornato a Parigi da Tehran per concedere il divorzio alla francese Marie, l’iraniano Ahmad delizia l’ex moglie e le figlie di lei preparando il Ghormeh Sabzi, uno stufato con erbe aromatiche accompagnato da riso, in un film dai continui mutamenti di prospettiva.
Il cibo etnico d’identità.

Se la morigeratezza di Cristina limita la sua fantasia culinaria al pinzimonio, il “materialismo” di suo fratello Ciro gli fa preparare un vero banchetto a base di frittata di maccheroni, salsicce e friarielli, parmigiana di melanzane e “la regina dei dolci”, la pastiera!
Cibo e modo di essere.

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