
Dopo la prima selezione (qui), arrivano altri titoli che vedono la tavola in primo piano.
Ancora più del cibo stesso, è il “basamento d’appoggio” la vera star dei film qui raccolti.
LA MIA CENA CON ANDRE
Una cena newyorchese riunisce lo spiantato sceneggiatore Wally e il regista Andre in un raffinato ristorante (del quale Wally non capisce neanche i piatti in menu), dopo tempo che i due non si vedevano.
Un fiume di parole torrenziale, intervallato da Minestra di patate, Quaglie all’uvetta (più piccole di quanto Wally pensasse) e Terrina di pesce. Tra le considerazioni di Andre: si mangia per fame o per abitudine? Ci si rende conto di cosa si sta mangiando? Se si mangia per abitudine, non si gusta il cibo. Non rendersi conto di ciò che si sta facendo entra nel mondo dell’immaginario.
I due tirano avanti a conversare praticamente fino alla chiusura del locale, mentre gli altri clienti sono andati via da ore.
Indimenticabile la colonna sonora di Erik Satie.
Cibo e interrogativi.

BEETLEJUICE – SPIRITELLO PORCELLO
Per la famiglia Deetz, in lotta con i fantasmi dei defunti proprietari della casa che hanno acquistato, il momento di gustare un cocktail di scampi si trasforma in uno scatenato balletto intorno al tavolo al ritmo di
Banana Boat Song, con tanto di “presa” finale da parte dell’antipasto!
Cibo e spiriti spiritosi.

MEDITERRANEO
Approdati nel giugno 1941 su una piccola isola greca, otto soldati italiani si adattano pian piano alla vita della comunità locale. Dopo qualche tempo, atterra anche un pilota connazionale a causa di un’avaria. I nostri eroi gli allestiscono una tavolata, nel corso della quale, tra un souvlaki e l’altro, apprendono che sono trascorsi tre anni, che Mussolini è caduto e che i precedenti nemici sono adesso alleati degli italiani.
Tavola e sorprese.

FORGET PARIS
Al tavolo del ristorante
Helen’s dove si festeggia il fidanzamento tra Andy e Liz viene rievocata la storia d’amore quadriennale che vede protagonisti Mickey ed Ellen, e si beve nell’attesa dell’arrivo dello stesso Mickey, arbitro di basket che deve raggiungere i promessi sposi appena finita una partita. La vita della coppia viene sviscerata fin dal primo incontro a Parigi, e non si lesina neppure sui dettagli gastronomici, come la spiccata preferenza di Mickey per la fettina alla pizzaiola. Eppure, alla fine qualcosa cambierà!
Tavola e narrazioni.

FERIE D’AGOSTO
La vacanza agostana a Ventotene della famiglia Mazzalupi e dei cognati vede i due nuclei riuniti a pranzo, a mangiare un piatto preparato dallo spaccone Ruggero: spaghetti “mare e terra” con seppie, peperoni e pancetta. Il convivio viene interrotto dall’arrivo di un venditore ambulante, che mette in luce la rozzezza del cuciniere.
Tavola e tracotanza.

QUALCOSA È CAMBIATO
Siamo a New York. La cameriera Carol Connelly è l’unica a sapere come gestire l’insopportabile Melvin Udall e le sue manie a tavola (è fanatico dell’igiene, non si fida delle stoviglie del locale e porta sempre con sé delle posate di plastica usa e getta), al punto che, quando lei non si presenta al lavoro a causa dei problemi di salute del figlio e medita di trovarsi un impiego più vicino a casa sua, lui si sobbarca delle spese mediche pur di farla tornare al suo posto. Il loro rapporto pian piano evolve.
Durante una cena, incalzato da Carol che chiede un complimento, Melvin rivela: “Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore”. Peccato che la sua naturale propensione a dire sempre la cosa sbagliata riesca comunque a farla andare via dal ristorante!
La tavola che spinge alle confessioni.

AMERICAN BEAUTY
Lo “spento” Lester a un certo punto decide di cambiare radicalmente la sua vita: lascia un impiego insoddisfacente e va a lavorare presso un fast food. Inoltre, coglie l’occasione per zittire la petulante moglie Carolyn durante una cena familiare, scaraventando un piatto di asparagi contro la parete. Ma niente andrà come aveva previsto.
Cibo e scelte di vita.

LE FATE IGNORANTI
Dopo la morte del marito Massimo, Antonia scopre la sua relazione con Michele, commerciante ortofrutticolo ai Mercati Generali di Roma. Desiderosa di conoscere la vita segreta del consorte, inizia a frequentare la casa di Michele, animata da affollati pranzi domenicali in terrazza bazzicati da un colorito gruppo di amiche e amici, gay e non.
Tra le varie cose, Antonia viene a sapere che il defunto coniuge amava cucinare. Tra le sue ricette: polpette con mela grattugiata, peperoncino, cipolla e arancia.
Le grandi tavolate collettive sono territorio di chiacchiere e confidenze in allegria, ma forniscono anche lo spunto per affrontare dilemmi spinosi e brusche rivelazioni.
Il cibo che mette insieme un’umanità variegata.

IL PIÙ BEL GIORNO DELLA MIA VITA
Il pranzo domenicale nella villa della nonna Irene alle porte di Roma, che riunisce figli e nipoti a condividere la pasta e l’arrosto, è occasione di discussioni su temi caldi quali monogamia, matrimonio, figli e omosessualità. E se a tavola ci fosse una coppia gay? Cibo e intempestività.

IL PRANZO DELLA DOMENICA
Susanna, Barbara e Sofia vanno a pranzo ogni domenica dalla madre Franca con le rispettive famiglie. La rottura del femore dell’inossidabile signora durante una di queste riunioni dà il via a un nuovo corso di eventi.
Commedia
Vanzina style nella quale il cibo è mostrato poco o niente, nonostante il titolo.
Tavole affollate e famiglie sgangherate.

13DICI A TAVOLA
Nell’estate del 1964, il diciottenne Giulio vive in Toscana con la sua grande famiglia. A trascorrere qualche giorno con loro arriva Anna, che porta a tredici il numero dei commensali, così sì organizzano due tavolate separate (13 a tavola porta male, l’Ultima cena docet).
Dopo qualche tempo, l’autoritario padre Antonio va fuori di testa, e, mentre in tavola c’è l’arrosto con i piselli, rivela l’unico peccatuccio commesso nella sua vita dalla cattolicissima moglie Piera.
Ma, nella memoria di Giulio, quella resterà sempre l’estate del suo primo amore.
Tavole, scaramanzie e ricordi.

OGNI COSA È ILLUMINATA
Battesimo di fuoco quello in Ucraina per l’americano Jonathan, deciso a ritrovare le origini della propria famiglia. Il suo essere vegetariano viene visto come indice di squilibrio (se non addirittura di malattia), e il massimo che riesce a ottenere nell’hotel in cui alloggia e mangia è una patata bollita. La quale, per ironia della sorte, cade sul pavimento. La sua destinazione finale non sarà quindi lo stomaco del giovane, ma la sua borsa, tra gli oggetti da collezione.
Dall’omonimo libro autobiografico di Jonathan Safran Foer.
Paese che vai, stile alimentare che trovi.

SATURNO CONTRO
Si inizia in cucina. Lorenzo e Davide sono affaccendati ai fornelli, sulle note di Passione. Nella loro casa sono soliti tenere cene conviviali che riuniscono un nutrito gruppo di amici (tra i quali il nuovo arrivato Paolo che porta sempre i dolci: torta alla frutta e profiterole). Ed è proprio durante uno di questi incontri che accade l’inaspettato.
Cibo e imprevedibilità degli eventi.

LA DUCHESSA
Alla fine del Settecento, la giovane lady Georgiana Spencer viene data in sposa al potente Duca di Devonshire. Solo dopo il matrimonio scoprirà il marcio che si nasconde dietro la facciata aristocratica dell’uomo. Un esempio? Durante un pranzo in cui i due coniugi discutono sul gusto del montone, nella lussuosa magione arriva una bambina: è figlia del duca, nata dalla relazione con una cameriera, e dovrà essere cresciuta da Georgiana. La tavola sarà inoltre protagonista di altre situazioni sconvenienti e di rivelazioni scottanti (come una gravidanza adulterina).
Tavola e verità rivelate.
